Tanta confusione e Bologna ne approfitta: la Dinamo Sassari perde la prima partita di campionato per 98-88 mostrando parecchi problemi organizzativi in attacco e diverso lavoro da fare per assemblare i nuovi giocatori, apparsi decisamente spaesati. In particolare si contano ben 17 palle perse, un dato decisamente allarmante a cui rimediare.
La Dinamo esce dai blocchi con un buon lay-up di Omar Thomas. Ma è Bologna a sprintare da subito con il pivot Shawn King, imprendibile per Linton Johnson. È soprattutto con il pick and roll che la Virtus punisce Sassari volando sul 16-8. È Travis Diener a suonare la sveglia ai suoi gestendo meglio il possesso palla e segnando in sospensione, e permettendo il riavvicinamento sul 22-21 del primo quarto.
Con Shawn King fuori, Sacchetti insiste sul giovane Tessitori e viene ripagato con una prestazione coriacea sotto i tabelloni. Drake Diener impatta sul 31-31 e Omar Thomas mette la freccia, e Sassari approfitta dei continui errori dei bolognesi. Si nota anche Sacchetti Jr. con otto punti ed un canestro finale con l’uomo addosso e il corpo all’indietro. Si va negli spogliatoi sul 49-43 per Sassari.
Linton Johnson debutta nel terzo quarto con uno 0/2 dalla lunetta: è il segnale di una serata storta per lui e di una deriva per la Dinamo. Infatti dall’altra parte sale in cattedra un deciso Dwight Hardy che dalla lunetta risulta letale. Prova a rispondere Thomas ma si susseguono le palle perse dai sassaresi e Bologna ringrazia andando a +6 (64-58). Ma il blackout Dinamo è più grave del previsto, si sbaglia un po’ tutto in attacco e la zona non funziona. Sacchetti prova di nuovo il quintetto titolare ma per loro non sembra serata. Caleb Green addolcisce il finale con due liberi, si chiude sul 76-65 per Bologna.
Drake Diener e Brian Sacchetti provano a tenere a galla la Dinamo ma la confusione regna sovrana in attacco, mentre in difesa non si contengono i lunghi bolognesi. Inoltre Gaddefors e Walsh sono dei cecchini dalla lunga distanza e portano i padroni di casa sull’89-77. Il resto è pura monotonia: Sassari sbaglia e Bologna allunga fino al 98-88 finale.
Simone Spada
