Calcio, il Cagliari pareggia a Brescia 1-1. Dal 10 settembre non vince in trasferta

Non c’è fine al calvario rossoblù. Nuovo appuntamento fallito, nonostante l’occasione propizia,  da parte di un Cagliari inguardabile e disarmante nella sua mediocrità, incapace  di vincere in trasferta dallo scorso 10 settembre. Perfino il derelitto Brescia penultimo in classifica, che non segnava un gol da due mesi e che negli ultimi nove incontri ne ha persi sei e pareggiati tre,  ha bloccato le velleità della squadra di Claudio Ranieri, scesa in campo al Rigamonti con il proclamato intento di portarsi via, finalmente, l’intera posta.

Non ci sono riusciti, i cagliaritani, per manifesta incapacità a fare gol (oggi lo ha fatto su calcio di rigore), per la povertà del suo centrocampo, per mancanza di personalità e tecnica. Anche il povero Ranieri, crediamo, dovrà farsi una ragione della inadeguatezza dell’organico che il presidente Giulini e i due direttori sportivi che si sono succeduti in questo campionato di B, gli hanno messo a disposizione. Il carbone non può essere trasformato in oro, e neppure in argento. E allora, il tecnico di Testaccio dovrà cominciare seriamente a disegnare la squadra per il prossimo campionato perché in questo, stando a quanto si vede in campo e per i valori espressi dalle squadre avversarie (che non sono comunque eccelsi), anche la lotteria dei playoff sarà assai complicata.  

Con la cenerentola Brescia, sono venuti a mancare anche quei progressi che con l’avvento di un signor allenatore come Ranieri erano stati registrati. La squadra è apparsa slegata, priva di idee e di determinazione. Se dovessimo fare le pagelle, nessuno meriterebbe la sufficienza. Forse i due difensori centrali e il portiere perché scarsamente impegnati, poi tutti gli altri dietro la lavagna. Nandez, che è tutto dire, non ne ha azzeccata una, idem Kourfalidis, impreciso e falloso come non mai. Makoumbou ha danzato come al solito con la palla ai piedi senza incidere e Luvumbo è stato il solito Luvumbo: capace di accendersi e di spegnersi con giocate da appalusi a scena aperta e altre da tornei amatoriali. Mancosu, che dovrebbe essere il fosforo e la tecnica di questa squadra, anche a Brescia non è pervenuto e Lapadula è rimasto solo a sbattere contro i difensori avversari, facendo trascorrere loro un pomeriggio del tutto tranquillo.

La realtà è che, come è stato detto più volte e ci ripetiamo, il Cagliari è stato costruito male, basandosi sui nomi dei giocatori e non su quanto sarebbero stati in grado di dare. Troppi sono a  fine carriera, pieni di acciacchi e forse anche della giusta carica agonistica. Altri non sono francamente da squadra di vertice, tutt’al più per una compagine di livello medio. Gli insegnamenti e le direttive di Ranieri stanno per molti versi cadendo nel nulla. Di tutto questo si dovrà tenere conto per la rifondazione rossoblù che da anni, ormai, viene chiesta da una tifoseria che non smette mai di seguire la squadra, in casa e fuori, nella bella e nella cattiva sorte.

Chiuso in questo campionato il capitolo della promozione diretta, rimane il rimedio e la speranza dei playoff.  Ma se ci si arriverà (almeno questo è dovuto ai tifosi), non potrà essere con la squadra vista a Brescia. Gli abili arruolati  da poter schierare – l’infermeria rossoblù è sempre affollatissima – dovranno raggiungere una condizione decente, diversamente saranno un peso anche loro. L’esempio viene da Nandez, il fantasma di quel giocatore a tutto campo visto in altre circostanze, e da Rog, non ancora lui dopo i due gravi infortuni e altri acciacchi vari. Così pure Pavoletti. Tutti e tre non hanno sostituti alla loro altezza, solo mediocri alternative. L’auspicio è di ritrovarli pronti per i playoff e sperare che tornino a essere se stessi.          

Luciano Onnis

Brescia (4-3-2-1): Andrenacci; Karacic (47 Yallow), Cistana, Adorni, Huard; Bisoli, van de Looi, Bjorkengren (92 Laboiko); Galazzi (74 Adrjan) , Rodriguez(74 Bianch); Ayé. (All: Gastaldello)

Cagliari: (4-4-1-1): Radunovic; Zappa (82 Di Pardo), Goldaniga, Dossena, Obert (83 Azzi); Nandez, Kourfalidis (82 Barreca), Makoumbou, Luvumbo; Mancosu (47 Millico), Lapadula. (All: Ranieri)

Arbitro: Fabbri

Reti: Lapadula 67’ (r), Bisoli 77’.

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