Cagliari-Inter, presunti insulti a Lukaku. Il tecnico Conte: “Ci vuole più rispetto”

Cagliari è di nuovo nel mirino per i (presunti) buu razzisti nei confronti dell’interista Lukaku prima e dopo il rigore decisivo in occasione della sfida con l’Inter. In tribuna si sono sentiti i fischi, quelli normalmente riservati a tutti. Ma alcune immagini che stanno circolando sul web raccontano anche di qualche coro – limitato però a un gruppetto di tifosi – che di solito viene riservato ai giocatori di colore.

La polemica è diventata internazionale soprattutto per la notorietà di Lukaku. Non a caso le condanne più forti sono arrivate dall’Inghilterra visto che la punta dell’Inter giocava proprio in Premier. Ora scatterà la solita trafila della lettura dei verbali dei commissari in campo e la visione delle immagini riprese in curva. E si attende quindi la decisione del giudice sportivo. Un caso che si ripete: l’anno scorso erano state molto forti le proteste e le lamentele degli juventini Matuidi e Kean, dopo il gol segnato da quest’ultimo e l’esultanza provocatoria che scatenò i buu della curva nei suoi confronti (ma poi non arrivò nessuna sanzione del giudice sportivo, ndr). Antonio Conte ha detto nel dopo gara di non aver sentito nulla perché troppo preso dalla partita. Ma ha paragonato, in generale, quello che succede in Italia e quello che accade all’estero. “Ci vuole – ha detto sempre riferendosi a un quadro più ampio – più rispetto degli avversari. Ancelotti l’altra domenica si è lamentato per gli insulti subiti (a Firenze, ndr). All’estero non è così, la gente tifa per la propria squadra, se la prende a fa il tifo perché dia il massimo, ma finisce lì. Io posso dire che a Cagliari sono stato accolto bene e nessuno mi ha insultato, ma ripeto bisogna cambiare mentalità”. (Foto Enrico Locci)

 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share