Quirra e le servitù, la protesta di ‘Gettiamo le basi’. Niente bonifiche e F35 in arrivo

Due anni in piazza del Carmine, a Cagliari, davanti alla sede di rappresentanza del Governo per chiedere lo smantellamento dei poligoni di Quirra, Capo Frasca e Capo Teulada. L’associazione Gettiamo le basi anche questa mattina, come ogni 15 del mese, era lì con la bandiera viola, manifesti, ritagli di vecchi articoli di giornale.

“Che cosa abbiamo ottenuto? – ha spiegato Mariella Cao, attivista dell’associazione, sempre presente da quando è iniziata la protesta – Che rischiamo di perdere tanto altro tempo con i nuovi campionamenti e che la bonifica ancora non c’è: certo non vogliamo che finisca solo con una rete di recinzione e un cartellino di divieto di accesso”.

L’associazione Gettiamo le basi è scettica anche sulla nuova inchiesta promossa da Regione e commissione in Senato: “No – ha chiarito la Cao – non abbiamo molta fiducia”. L’ultimo spauracchio? Gli F35. “Secondo voi dove voleranno? Ma naturalmente sopra i cieli delle basi della Sardegna”, ha sottolineato l’attivista. Sabato è in programma un sit in anche a Cagliari contro i nuovi aerei. “La Sardegna – fa sapere l’associazione – è la località prescelta non solo per collaudare le nuove macchine di guerra che promettono di rispettare la predilezione di casa nostra per i più costosi e invendibili aerei. Ma anche per addestrare gli equipaggi e per le puntuali esercitazioni di rito, alias giochi di guerra”.

L’invito, rilanciato anche nel sit in questa mattina, è sempre quello: “Serrai” (chiudere).  Ovvero: sospensione delle attività dei poligoni dove si verificano patologie, evacuazione dei militari, ripristino ambientale e bonifica, risarcimento, annichilamento e ripudio della guerra e impiego delle risorse a fini di pace

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