Restera’ all’opposizione minoranza russofona (ASCA) – Roma, 3 ott 2014 – La coalizione di centrodestra lettone anti-Cremlino dovrebbe rimanere al potere nelle elezioni politiche di domani, in una consultazione ampiamente influenzata dalla crisi russo-ucraina, che preoccupa in maniera particolare i paesi baltici, ex componenti dell’Unione sovietica. L’annessione russa della Crimea e il ruolo di Mosca nel conflitto in corso in Ucraina dell’est ha fatto sentire un brivido lungo la schiena di molti elettori lettoni. “Questo paese e’ stato invaso molte volte dal suo vicino e per molte persone la memoria di quei fatti e’ ancora vivida”, ha detto Ojars Kalnins, presidente della Commissione esteri del Parlamento. “La retorica che ora arriva da Mosca – ha aggiunto – contiene numerose minacce dirette ai paesi baltici”. Il primo ministro Laimdota Straujuma ha chiesto una maggiore presenza di forze Nato e piu’ pattugliamento aereo sulla regione. L’istituto di sondaggi Skds ha rilevato che la coalizione quadripartita di centrodestra potrebbe tornare al potere con 61 seggi, meno degli attuali 66 nel parlamento a 100. Sul fronte opposto c’e’ il partito Armonia del sindaco di Riga Nil Ushakov, che e’ chiaramente filo-Cremlino. “La cosa migliore che possa capitare oggi e’ il presidente Vladimir Putin, ha dichiarato Ushakov. Il suo partito e’ alleato di Russia unita, la formazione di Putin in Russia e pesca il consenso nella consistente minoranza russofona. I sondaggi attribuiscono ai filorussi il 24 per cento. (segue)
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