Il mister è arrivato nella sua nuova casa di Terra Manna, a Villamassargia. Una casa che è il simbolo del riscatto sociale dei detenuti, e che per questo è stata ribattezzata “la fattoria della nuova vita”.
Cellino è giunto verso le 19, dopo una lunga giornata trascorsa a Buoncammino e in cui aveva chiesto al cappellano di poter rimanere ancora per una notte, per potere ascoltare l’omelia della domenica mattina. “Questo è un atto contro la mia volontà” ha detto appena uscito al suo legale. Poi è stato caricato in macchina. Poco dopo il suo arrivo ha ricevuto la visita del suo legale e della sorella accompagnata dal marito.
A gestire la comunità penitenizaria dove Cellino si trova ora ai domiciliari è la cooperativa sociale San Lorenzo di Iglesias, spazi che un tempo appartenevano all’azienda agricola di Angelo Corsi. Si tratta di una struttura nata per ospitare i detenuti che possono lavorare nell’azienda florovivaistica e agricola.
Si tratta di un “Centro per l’inserimento dei condannati – spiega il presidente della Coop Giuseppe Madeddu – Attualmente sono presenti poche persone perché sono in fase di completamento alcune strutture”. Accanto agli edifici destinati ai detenuti, ci sono serre, campi e allevamenti.
L’azienda apparteneva ad Angelo Corsi, storico sindaco socialista di Iglesias nei primi anni del ‘900, che la lasciò poi la struttura al Comune.
Il progetto della cooperativa San Lorenzo è iniziato nel 2004, anche se la svolta per la struttura che si sviluppa per alcune centinaia di ettari, è partita quattro anni fa, quando sono iniziati i lavori per il recupero degli edifici storici.