Ilisso alla Fiera del Libro di Francoforte con tre libri e una mostra

Ai nastri di partenza la Fiera del Libro di Francoforte, quest’anno alla sua 70ma edizione. Con 300mila visitatori e ben 9mila espositori in arrivo da oltre cento paesi, la Frankfurter Buchmesse, dal 10 al 14 ottobre, è una tappa obbligata per gli appassionati e gli addetti all’editoria di tutto il mondo. Quest’anno, al Padiglione Italia, lo stand collettivo realizzato grazie al supporto dell’AIE, ICE, dell’Agenzia Nazionale del Turismo Enit, in collaborazione con gli Istituti Italiani di Cultura di Berlino e Colonia, sarà presente anche la Regione Sardegna. È in questo nuovissimo spazio che si svolgeranno gli incontri organizzati da Ilisso in collaborazione con l’Associazione Editori Sardi e dedicati sia a un pubblico istituzionale, sia a una platea di appassionati lettori.
L’inaugurazione dello Spazio Italia avverrà la mattina del 10 ottobre alla presenza del Ministro per i Beni e le Attività culturali Alberto Bonisoli, accompagnato dal presidente dell’Associazione Italiana Editori Ricardo Franco Levi. La casa editrice Ilisso presenta a Francoforte una mostra dedicata alla fotografa tedesca Marianne Sin Pfältzer e tre volumi, punta di diamante della sua recente produzione editoriale: “Max Leopol Wagner. Fotografie della Sardegna di un linguista antropologo”, “Marianne Sin-Pfältzer-Sardegna Paesaggi Umani”, “Maria Lai. Arte e relazione”. Ne parleranno tre protagonisti della scena culturale internazionale.

LA MOSTRA
Mercoledì 10 ottobre, l’apertura della BookMesse siglerà l’inaugurazione della mostra Marianne Sin Pfältzer. Paesaggi Umani. Si tratta di un corpus di gigantografie in bianco e nero di grandi dimensioni, accompagnate da un docufilm bilingue (italiano/tedesco) realizzato ad hoc per l’appuntamento di Francoforte. La mostra è inserita in un complesso progetto di internazionalizzazione nei mercati interessati alla lingua e cultura sarda (Bando POR FESR 2014-2020 azione 3.4.1). Nella vetrina prestigiosa di Francoforte la proposta espositiva è la prima tappa di un percorso che interesserà anche altre sedi in Germania tra cui Hanau città natale della fotografa tedesca. L’esposizione è una intensa sintesi del materiale fotografico scattato dall’autrice in viaggio per i paesi della Sardegna (che costituisce la parte più cospicua del suo archivio), ma anche un affaccio del suo profondo sguardo sul mondo realizzato attraverso lunghissimi viaggi all’estero. L’esposizione è arricchita da un completo contributo audiovisivo che ne ripercorre la vita, e ne ricostruisce i percorsi umani e professionali svelandone le sue straordinarie doti tecniche e capacità comunicative.

IL VIDEO
Il docufilm in lingua italiana sottotitolato in tedesco, è stato realizzato per la circostanza espositiva di Francoforte da Enrico Pinna e Andrea Mura e ricostruisce la vita professionale e umana di Marianne Sin Pfältzer con l’ausilio di alcune testimonianze. Si tratta di una ricucitura che ha attinto all’archivio iconografico e documentale custodito presso la Ilisso Edizioni.

I VOLUMI
Venerdì 12 ottobre, alle 15.30, all’interno dello Spazio Italia – che raccoglie quattro collettive regionali di editori: Regione Lazio, Regione Piemonte, Regione Sardegna e Regione Veneto –, nell’area denominata Piazza Italia, dove si svolgeranno gli incontri soprattutto di tipo istituzionale, è prevista la presentazione dei tre volumi, titoli di punta del catalogo Iisso. Due figure tedesche, quelle di Wagner e Pfältzer, e una italiana, quella di Maria Lai, il cui lavoro è stato profondamente segnato dall’osservazione della gente e dal paesaggio della Sardegna, Isola che assurge a protagonista delle loro rispettive poetiche. E proprio dell’opera di questi tre importanti autori, l’Isola ha enormemente beneficiato, mostrandosi nei suoi aspetti più autentici. Essi infatti hanno realizzato un modello di “luogo” che, apparentemente isolato e ristretto, assume la fascinazione di carattere universale, divenendo base necessaria e incancellabile di profonde riflessioni. Una documentazione e una riflessione capaci di viaggiare nel tempo e arricchire la cultura sarda di informazioni e contenuti inediti.

GLI AUTORI
Max Leopold Wagner. “Il padre della linguistica sarda”, nato a Monaco di Baviera nel 1880 e morto a Washington nel 1962, esplorò quasi tutto l’intero territorio regionale attraverso ripetuti viaggi avvenuti dal 1905 al 1927, studiando e fotografando gli isolani con tale acutezza che ancora oggi, lascia stupiti per la profondità e la modernità delle sue opere (padroneggiava ben 28 lingue ed era attratto in particolare dall’arcaicità di quella delle Barbagie). I suoi scritti, che si pongono alla base delle specifiche discipline per la conoscenza della Sardegna, sono accompagnati da un corpus fotografico che si qualifica come un referente basilare per la documentazione visiva isolana dell’intero XX secolo. A presentare il volume intitolato “Max Leopol Wagner. Fotografie della Sardegna di un linguista antropologo”, venerdì 12 ottobre, al Padiglione Italia, Antonello Cuccu, architetto, studioso di arti applicate, personalità sfaccettata del panorama artistico isolano e dal 1993 responsabile del settore espositivo della casa editrice Ilisso. Assieme a lui anche Rainer Pauli, docente universitario a Monaco di Baviera, e profondo conoscitore della Sardegna.

Marianne Sin-Pfältzer. La fotografa tedesca Marianne Sin-Pfältzer (Hanau, 12 aprile 1926 – Nuoro, 27 agosto 2015) aveva 24 anni quando sbarcò per la prima volta sull’Isola, a La Maddalena. Dotata di una piccola fotocamera Agfa Isolette regalatale dalla madre, iniziò a scattare le sue prime foto. Nel 1955, sempre in Sardegna, si dedica al reportage dando inizio a una lunga serie di servizi fotografici che la portarono a ripetute visite nell’Isola sino a stabilirsi definitivamente a Nuoro. Nel 2012 pubblica con Ilisso la sua prima monografia (edita anche in lingua tedesca) con ben 300 fotografie scelte dai tredicimila negativi del suo archivio. A presentare il volume intitolato “Marianne Sin-Pfältzer-Sardegna Paesaggi Umani”, venerdì 12 ottobre, al Padiglione Italia, sarà Rainer Pauli, docente universitario a Monaco di Baviera, e profondo conoscitore della Sardegna. Pauli, che collabora da diversi anni con la casa editrice nuorese, ha tradotto i testi e prestato la voce degli ultimi due audiovisivi prodotti da Ilisso e dedicati a Marianne Sin Pfältzer e Wagner assieme alla supervisione di Antonello Cuccu, curatore sia della mostra permanente di Marianne Sin-Pfältzer nel centro storico di Golfo Aranci, sia dell’esposizione fotografica su M. L. Wagner appena conclusasi all’ISRE a Nuoro.

Maria Lai. L’opera di Maria Lai (Ulassai, 1919 – Cardedu, 2013), una delle voci più singolari dell’arte italiana dal secondo dopoguerra, coniuga la tradizione della civiltà sarda con i linguaggi dell’arte contemporanea. Amica della Pfältzer, che ne ha influenzato gli esordi, Maria Lai ha indirettamente usufruito del lavoro della fotografa e anche del linguista tedesco, impostando l’intera sua ricerca visiva su basi antropologiche e fotografiche. Celebrata in tutto il mondo artistico internazionale anche grazie alle recenti esposizioni sia alla Biennale di Venezia, sia a Documenta di Kassel e Atene, sia a Palazzo Pitti di Firenze, nel febbraio del 2018 Maria Lai è sbarcata in America nei raffinati spazi della Boesky Gallery di Aspen e New York. A presentare il volume “Maria Lai. Arte e relazione” (edito anche in inglese) che ne ripercorre i filoni più significativi di ricerca, sarà Elena Pontiggia, critica e storica dell’arte, titolare della cattedra di Storia dell’Arte Contemporanea all’Accademia di Brera, collaboratrice de “La Stampa” e autrice di numerosi testi teorici sulla storia dell’arte.

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