Una doppietta di occasioni sciupate nel giro di un secondo: prima il rigore, poi la respinta. Stesso copione con la chance della superiorità numerica andata in fumo, anche quella in pochi istanti: prima l’ingresso, ultimo cambio, di Donsah, poi lo stop di Sau, il quale, con la gamba fasciata, ha anche tentato di fare qualche passo verso il centrocampo per provare a rientrare. Domani si potrà sapere qualcosa di più sulla gravità del suo infortunio.
Contro il Genoa, dunque, la meno zemaniana delle partite del Cagliari di questo campionato si sarebbe anche potuta trasformare in una vittoria. E invece rimangono mezza delusione e maledizione del Sant’Elia: ancora zero nella casella vittorie in casa. Con dieci punti nel giro di undici partite: siamo sotto la media, 1,41, ottenuta da Zeman nei campionati italiani. Un piccolo passo avanti in classifica, ma forse due indietro sul piano del gioco. Anche il gol non è stata “rapsodia boema”, come ha riconosciuto Zeman a fine partita: il lancio lungo del difensore per l’attaccante non rientra nelle lezioni del mister di Praga.
Dopo la sosta di domenica c’è una trasferta: visto come vanno le cose in casa, sembra quasi un colpo di fortuna. Peccato che l’avversario si chiami Napoli e sia al terzo posto. E che, anche considerando come sono andate le cose a Firenze, sia l’ennesima squadra in forma e con il morale alle stelle sulla strada dei rossoblù. Per giunta al San Paolo non ci sarà Daniele Conti, ammonito ieri con il Grifone. Tornerà a guidare il centrocampo Crisetig, presente in regia nelle uniche due vittorie, rigorosamente fuori casa, del Cagliari in questo campionato con Inter e Empoli. Per tentare di fermare il Napoli, Zeman potrà contare anche sul ritorno in campo di Ibarbo, fermato dal giudice sportivo dopo l’espulsione rimediata all’Olimpico contro la Lazio. Per il momento il Cagliari si concede una tregua di tre giorni: nuovo allenamento giovedì e squadra in campo venerdì in amichevole al Monteponi di Iglesias contro la squadra locale.
