Autunno Danza, nel fine settimana nuovi appuntamenti alla Vetreria di Cagliari

Ha preso il via mercoledì 28 ottobre la nuova edizione di Autunno Danza, appuntamento​ dedicato alla danza contemporanea in scena a Cagliari.
Il Festival, ideato e realizzato dal 1995 dall’associazione SpazioDanza e inserito all’interno​ della rete 10Nodi – i Festival d’autunno a Cagliari, porta in città spettacoli, laboratori e installazioni che avranno come focus la produzione autoriale italiana con i suoi protagonisti: tra gli ospiti, Enzo Cosimi, Cristiana Morganti, Alessandro Sciarroni, Virgilio Sieni, Michele Abbondanza e Antonella Bertoni.
Il programma sarà ospitato fino al 5 dicembre nei tre spazi cittadini Teatro Massimo, La Vetreria, Auditorium Comunale: 12 serate dove il linguaggio della danza sarà arricchito da molteplici suggestioni in arrivo da musica, arte, teatro e riflessioni sul mondo contemporaneo.

Dopo l’apertura del Festival al Teatro Massimo con gli spettacoli della compagnia MK, Alessandro Sciarroni e Cristiana Morganti il calendario proseguirà nel fine settimana nella sala Il Crogiuolo della Vetreria (via Italia, Pirri – Cagliari) tra venerdì 6 e lunedì 9 novembre.

A fare da sfondo per i quattro giorni di Autunno Danza in Vetreria ‘Genesía’, installazione site-specific di Manuel Attanasio, a cura di Emanuela Falqui e con la partecipazione di Andrea Colombu.
L’installazione accoglie il pubblico con un’esperienza multisensoriale che prende vita dal passaggio delle persone: i movimenti spontanei e casuali dei corpi mettono in moto inconsapevolmente una serie di effetti visivi e uditivi per un itinerario unico e personale. In questo percorso sperimentale si sovrappongono movimenti naturali e fenomeni programmati, in cui sono integrati elementi della sound art e dell’arte cinetica per stimolare la percezione e i sensi del visitatore in un gioco continuo di sensazioni, eventi inaspettati e momenti di sospensione. Manuel Attanasio, sassarese, è cantante, musicista elettronico, performer e artista visuale. Le sue opere sono il risultato di una ricerca che unisce il mondo della musica e dell’arte visiva.

Venerdì 6 novembre alle 21, nella sala ‘Il Crogiolo’, in scena lo spettacolo ‘Tiny’ di Annamaria Ajmone.
‘Tiny’ porta avanti la ricerca iniziata dalla Ajmone con il precedente lavoro ‘[In]Quiete’. Se quest’ultimo è incentrato sull’analisi delle tensioni fisiche e psichiche indotte dall’esterno, ‘Tiny’ vuole essere un lavoro più raccolto, intimo, un viaggio tra la pelle e le ossa in una metamorfosi continua. La ricerca coreografica indaga il termine “abbandono” inteso come “affidarsi a se stessi”, perdersi nel proprio spazio interiore. In ‘Tiny’ il corpo è esplorato come un archivio popolato da memorie personali e culturali, fantasie, forze invisibili, echi lontani, suoni, odori, immagini. Individuo e seleziono tracce di me, costruisco un percorso da attraversare. Il processo di metamorfosi interiore si confonde con quello esteriore, contamina lo spazio in un gioco di risonanza.
Sul palco, Annamaria Ajmone. Le musiche sono di Marcello Gori. Lo spettacolo ha vinto il premio ‘Dnappunti Coreografici’ 2014 nell’ambito di Festival RomaEuropa.

A seguire (ore 22) ‘Souffle’, performance di Alessandra Giura Longo con brani di Globokar, Cage, Steve Reich, Petrassi, Berio, Aperghis e Castald.
Souffle è una performance nella quale sono esplorate tutte, o quasi, le possibilità musicali di un’ interprete.
Fare musica con tutto il corpo, con i gesti, con la voce che può parlare, cantare, gridare, ridere, singhiozzare. Con le parole. Con il fiato, le souffle, manifestazione delle emozioni più intime, libero o dentro gli strumenti, che sono un prolungamento del corpo stesso. O ancora estenderne le possibilità, suonando altri strumenti o moltiplicandoli in un gioco sonoro di specchi creato con l’aiuto della tecnica.

Sabato 7 novembre alle 21 il coreografo Arno Schuitemaker presenta ‘The Fifteen Project’, in scena Manel Salas Palau e Mitchell‐Lee van Rooij.
Due uomini. Concentrati e disarmanti. Con le dita che puntano, il busto che si curva vigorosamente, i corpi
che si sostengono gli uni con gli altri, i loro movimenti diventano contagiosi e sorprendentemente percettibili
nel loro mutare senza sforzo dall’ordinario allo straordinario. Arno Schuitemaker ha creato ‘The Fifteen Project’ traendo ispirazione dalla scienza dei neuroni specchio, neuroni che abbiamo tutti e mediante i quali siamo in grado di condividere i nostri movimenti in modo impercettibile. Questo duetto fa parte del quindicesimo progetto di Schuitemaker (fifteenth project), nel quale il coreografo prosegue la ricerca sulla relazione fra performer e pubblico e suggerisce quella che è un’implicita domanda sul corpo: come mi pongo in relazione con l’altro?

Alle 22 la Piccola Compagnia della Magnolia presenta ‘Zelda, vita e morte di Zelda Fitzgerald’ di Giorgia Cerruti e Davide Giglio.
Zelda Sayre Fitzgerald, artista eccentrica poliedrica, moglie dello scrittore Francis Scott Fitzgerald, autrice
nel 1932 del meraviglioso romanzo autobiografico “Lasciami l’ultimo valzer”, morì all’età di quarantotto anni in circostanze oscure nell’incendio dell’ospedale psichiatrico in cui era ricoverata per una grave forma di schizofrenia. Una donna dagli atteggiamenti anticonvenzionali, considerata una proto-femminista. Zelda e Fitzgerald, uniti da una struggente storia d’amore, sono stati un’icona della nuova età del jazz in America e successivamente, negli anni ’20, un modello per l’Europa, attraversata dalla coppia durante i lunghi ed estenuanti ricoveri di Zelda.
Sull’ultimo giaciglio dell’artista, sola e convalescente per congestione d’idee in un letto di un oscuro ospedale psichiatrico della provincia americana, si ripropongono le parole di una Zelda già in attesa della morte, otto anni dopo il compagno. E da sotto il lenzuolo vengono estratti come rigurgiti dell’anima i simboli di una vita: un pegno d’amore di Scott, carte, lettere, giornali, fotografie. In scena, Giorgia Cerruti.

Domenica 8 novembre alle 21 in scena ‘Bolero Effect’, coreografia di Cristina Rizzo portata sul palco di Autunno Danza da Annamaria Ajmone, Cristina Rizzo e Simone Bertuzzi. Elaborazione sonora e djing di Simone Bertuzzi aka Palm Wine.
‘BoleroEffect’ è un un percorso che si sviluppa come un oggetto coreografico attorno al ‘Bolero’ di Ravel, la partitura orchestrale più popolare esistente al mondo, una musica che tutti conoscono. Ma che cosa è effettivamente un Bolero? È come un’isola deserta, un luogo dove ricominciare, lontano dai continenti, un tracciato sonoro dentro cui trovare delle brecce, dove praticare delle turbolenze corporee e un’erotica del corpo tesa a rompere il quadro della compostezza spingendosi verso altre dimensioni, un luogo dalle molte risonanze esistenziali.
Sul piano musicale il progetto si articola intorno alla ricerca di sonorità border-crossing di ritmiche da ballo pensate come una corsa archeologica a partire dal Bolero di Ravel. L’ambiente sonoro, in cui si inscrive la partitura coreografica, è costruito su flussi decrescenti e dilatazioni come in una sorta di dance hall postglobale. Il tentativo è quello di attivare un luogo di co-abitazione, un luogo utopico della scena dove figura e sfondo perdono i propri limiti.

A seguire, il progetto audiovisivo ‘Inire’, progetto multimediale dei polacchi Krzysztof Pawlik e Małgorzata Dancewicz presentato nell’ambito del festival SpazioMusica.

Lunedì 9 novembre ‘Esercizi di vertigine’, una coproduzione tra SpazioDanza, SpazioMusica e TiConZero.
‘Esercizi di vertigine’ è un progetto in cui le immagini, i suoni acustici ed elettronici dal vivo di Alessandro Olla e Fabrizio Casti, i movimenti delle danzatrici Donatella Cabras e Francesca Massa con il coordinamento coreografico di Momi Falchi si collegano, legano, uniscono in continua alternanza dando forma a una macrocomposizione audio/video in cui senza intervalli si passa da un frammento musicale e visivo all’altro.

In chiusura di serata l’Ensemble Sinogerman Sounds con Nikola Lutz, Zhenfang Zhang, Lingling Yu su musiche di Günay Mirzayeva, Marcello Pusceddu, Yiran Zhao, Sophie Pope, Francesco Maggio per un progetto presentato all’interno del festival Spaziomusica.

Gli appuntamenti successivi di Autunno Danza saranno ospitati fino al 5 dicembre all’Auditorium Comunale di piazza Dettori. In scena Enzo Cosimi, Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, Virgilio Sieni, Simona Bucci, Raffaella Giordano e Maria Munoz.

Ingresso: 10 euro (ridotto: 7 euro; ridotto tessera 10 nodi), abbonati Stagione Teatro di Sardegna: 3 euro

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