25 aprile, a Cagliari gli antifascisti sfrattano Forza Nuova: le destre costrette a ripiegare su Quartu

Per la prima volta dopo dodici anni Cagliari vivrà il suo 25 aprile come unica vera festa della Liberazione: nessun presidio fascista, nessuna commemorazione per i caduti della Repubblica Sociale di Salò nelle strade del centro come accadeva negli anni scorsi. Caso unico in Italia, il capoluogo sardo ha ospitato per diverso tempo una contro-manifestazione del 25 aprile che radunava insieme le destre più estreme davanti al monumento dei caduti di via Sonnino, mentre a pochi metri di distanza sfilava il consueto corteo di associazioni politiche e culturali che celebravano i valori della Resistenza.

Il presidio fascista dell’anno passato, autorizzato dalla Prefettura, è stato oggetto di pesanti contestazioni sfociate in scontri violenti: subito dopo questi episodi si è costituito il Coordinamento Antifascisti Casteddu, che oggi mette insieme oltre cinquanta realtà tra associazioni, gruppi e partiti. A loro il compito di animare la festa della Resistenza e occupare le piazze cittadine per impedire qualsiasi manifestazione neofascista.

“Già un anno fa abbiamo chiesto l’autorizzazione per occupare piazza Gramsci e la scalinata di Bonaria: così abbiamo impedito che gruppi di destra rivendicassero gli stessi spazi”, dice Elena Pau, rappresentante della lista civica ‘Meglio di prima non ci basta’.

“Le istituzioni non possono celebrare i valori della Resistenza e contemporaneamente autorizzare i presidi neofascisti – sottolinea Vincenzo Pillai, del Coordinamento Antifascisti -. Occorre l’impegno di tutti per impedire il riaffermarsi degli ideali di estrema destra: l’antifascismo va professato sempre”.

Il programma per la festa della Liberazione è ormai definito: raduno alle nove in piazza Garibaldi, corteo di cittadini, partigiani ed ex combattenti per le strade del centro, manifestazione finale. In piazza Gramsci diverse associazioni daranno vita a laboratori per bambini, banchetti informativi, raccolta di firme per varie associazioni e un pranzo sociale in programma per le 13, mentre nel pomeriggio dopo un reading teatrale si terrà l’assemblea pubblica sul tema “Antifascisti 365 giorni all’anno”, a seguire concerti e dj. L’obiettivo di “liberare le piazze dai fascismi” sembra quindi raggiunto per quest’anno. O almeno a Cagliari.

Il presidio delle destre non rinuncerà comunque a celebrare il “suo” 25 aprile: non più nel capoluogo, ormai mobilitato contro qualsiasi altra fazione che impedisca un sereno svolgimento della festa, ma a Quartu, dove si sta organizzando una celebrazione della RSI per le 17 in piazza Azuni. Per ora non si conoscono i nomi dei gruppi presenti, nessuna notizia e nessun evento pubblicizzato in rete, ma l’appuntamento è confermato dalla polizia municipale quartese e dagli uffici della Prefettura. E il giorno successivo un convegno al numero civico 4 di piazza del Carmine a Cagliari farà il punto sul tema “La fiamma è spenta o accesa?” con i rappresentanti di La Destra, Fiamma Tricolore, Forza Nuova, Gioventù della Fiamma e Riscossa Europea. Tra gli ospiti anche Antonello Liori, assessore regionale all’Industria e coordinatore di Fratelli d’Italia. Sotto il titolo del convegno la domanda “Sono ancora vivi gli ideali che permearono l’esperienza politica del Movimento Sociale Italiano?”.

Confermata invece, domenica 28 aprile alle 17 in via Sonnino, la “manifestazione ricordo dei combattenti caduti della Repubblica Sociale Italiana – si legge in una nota de La Destra – organizzata dal Comitato Continuità Ideale, a cui hanno aderito, oltre a La Destra, i partiti Forza Nuova e Fiamma Tricolore, le associazioni Riscossa Europea e Vico San Lucifero, il movimento giovanile Gioventù Italiana, e i movimenti studenteschi Rivolta Studentesca Italiana e Gioventù Universitaria”.

Di sicuro gli attivisti dell’antifascismo cagliaritano non si fermeranno: “Il nostro obiettivo – commenta Mauro Aresu, del Coordinamento Antifascista – è quello di liberare Cagliari da qualsiasi presenza fascista pubblica anche negli altri 364 giorni dell’anno, per questo il 25 aprile daremo il via ad una campagna ulteriore che inizierà il giorno immediatamente successivo alla festa per la Liberazione dal nazi-fascismo”.

Francesca Mulas

(immagine da arrexini.info)

 

 

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