“Crediamo nelle zone interne e non ci arrendiamo allo spopolamento fisiologico. Questa è la posizione della Giunta”. Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha chiarito da Fonni la linea dell’Esecutivo sui piccoli Comuni (nella foto), dopo le polemiche scoppiate in seguito alla posizione espressa dall’assessore alla Programmazione, Raffaele Paci, in un analogo convegno tenuto ad Austis a fine settembre e all’origine di uno scontro all’interno del centrosinistra coi RossoMori che minacciarono l’uscita dalla coalizione attraverso il presidente Gesuino Muledda (leggi qui). Sul tema era intervenuto anche l’ex assessore Carlo Mannoni con un editoriale pubblicato da Sardinia Post (leggi qui).
“Lo spopolamento – ha aggiunto Pigliaru – nasce quando non c’è speranza di sviluppo né di occupazione. Individuate le cause dei problemi, invece, noi portiamo avanti azioni non più generiche e dispersive, ma mirate. E se guardiamo all’esito delle scelte fatte in tutti questi decenni, è chiaro che fossero sbagliate”. Ancora: “La Regione fa la sua parte mettendo le risorse, migliorando la qualità istituzionale come avvenuto con la legge sulla Semplificazione, facendo riforme importanti come quelle degli Enti locali e della Sanità, e programmando assieme
ai territori, i veri protagonisti, che devono mettere in gioco le idee”.
Il governatore ha fissato un ulteriore paletto: “Lo sviluppo c’è, se ci sono le proposte progettuali: scegliamo insieme le azioni, poche e definite, e puntiamo su quelle. Perché questo modello funzioni è necessario fare rete,
servono iniziative comuni e condivise. È un cambiamento sostanziale, e per riuscirci dobbiamo avere fiducia reciproca: discutiamo e continuiamo a discuterne come stiamo facendo, ma in maniera costruttiva”.
Pigliaru già il 3 ottobre scorso, nel corso di una seduta del Consiglio regionale dedicata alla Patto per la Sardegna siglato a luglio col premier Matteo Renzi, aveva annunciato contro lo spopolamento l’investimento di 100 milioni di euro. E ieri a Fonni ha aggiunto: “Combattere la dispersione scolastica è tra le priorità di questa Giunta: degli 848 cantieri per l’edilizia scolastica in Sardegna, con un investimento di 150 milioni e molte possibilità di lavoro, tanti sono nelle zone interne. E poi con 50 milioni finanziamo 10 Scuole del Nuovo Millennio: moderne, accoglienti, proiettate verso il futuro. Sono un passo fondamentale per superare il frazionamento, unire i territori e far sì che i Paesi si sentano come se fossero i quartieri di una città”.