Uno spauracchio agita il centrodestra: ipotesi manager lombardo alla Sanità

A quattro giorni dalla chiusura delle urne e col centrodestra che sta cominciando a immergersi nel toto-Giunta, uno spauracchio agita gli ambienti politici isolani: è la possibilità che la Lega scelga un assessore lombardo per gestire la Sanità in Sardegna, delega rivendicata dal Carroccio ben prima delle elezioni di domenica scorsa.

Sia chiaro: l’opzione del manager lombardo va classificata come rumors, ma è pur sempre una notizia per la portata della preoccupazione che rimbalza dalla nuova maggioranza in Regione attraverso le dichiarazioni (rigorosamente a microfoni spenti) degli eletti.

Serve fare un passo indietro per capire l’interesse della Lega per l’assistenza medica e ospedaliera. Era addirittura il 9 novembre scorso quando Eugenio Zoffili, commissario delle camicie verdi sarde, anche lui lombardo, aveva fatto sapere agli alleati che “in caso di vittoria” alle Regionali “chiederemo di poterci occupare di sanità“. Allora non si sapeva nemmeno chi sarebbe stato il candidato presidente del centrodestra: Christian Solinas, eletto il 24 febbraio, era ancora e solo uno dei papabili.

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Zoffili, invece, aveva pure spiegato quale modello di assistenza il Caroccio intendesse attuare. E disse: “La riorganizzazione della sanità in Sardegna dovrebbe ripartire sul modello dell’Areu lombarda”, quindi dal servizio dell’emergenza-urgenza, di cui “l’elisoccorso – spiegò – costituisce solo una parte”, da completare attivando “il numero unico dell’emergenza (Nue) e il servizio di geolocalizzazione che imporrà un grande lavoro sulle telecomunicazioni”.

Da novembre a oggi il caso ha voluto che la Giunta lombarda guidata da Attilio Fontana abbia reclutato, proprio per l’Areu, il Dg dell’assessorato regionale alla Sanità, Giuseppe Maria Sechi, braccio destro di Luigi Arru durante cinque anni. Dal 15 marzo Sechi sarà il nuovo direttore sanitario.

Ovviamente se la bravura di un manager assume un’accezione positiva quando è un sardo a spostarsi fuori dall’Isola, deve poter valere anche il contrario. Cioè che un ‘non sardo’ venga ingaggiato qui. Ma nel centrodestra appena vittorioso alle urne stanno già pensando alla strategia da mettere in campo per impedire alla Lega di piazzare un manager lombardo. E dicono: “La proposta è irricevibile, non passerà”.

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Per come sta avanzando la trattativa sul toto-Giunta (la prima riunione verrà convocata dopo la proclamazione degli eletti), non si può escludere che la Lega smentisca la circostanza. Però a Oristano, durante la campagna elettorale, lo stesso Matteo Salvini, in un incontro pubblico, aveva lasciato intendere di aver già in mente un manager esperto.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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