Regionali 2019, i trombati del Consiglio. Nomi ‘pesanti’ nella lista dei non eletti

Sono quelli che non ce l’hanno fatta. I trombati delle urne. Quasi tutti, a conti fatti, visto che su 1.400 aspiranti consiglieri regionali solo in cinquantanove entrano in Aula (il neopresidente Christian Solinas è il sessantesimo onorevole, o il primo, se si preferisce). Certo è che spiccano nomi ‘pesanti’ nella lunghissima lista degli esclusi. Sono divisi tra tutti i sette schieramenti che hanno partecipato a questa tornata elettorale.

Cominciando da Forza Italia, le urne del 2019 portano male ad Alberto Randazzo: il pluriconsigliere regionale è solo quarto dopo 1.629 sezioni scrutinate su 1.840. Ormai troppo indietro per scalzare gli unici due seggi che i berlusconiani conquistano a Cagliari con Alessandra Zedda e Ivan Piras. Niente ritorno in Aula nemmeno per Edoardo Tocco, ma nel suo caso non si può escludere, con lo spoglio ancora in corso, una rimonta dell’ultima ora. Fuori dall’Aula, con certezza, pure Alessandra Corongiu, sindaca di Pimentel a cui stava cercando voti il deputato Ugo Cappellacci. Stessa sorte per Mirko Murgia, presidente di Confapi, appoggiato, come Randazzo, dall’europarlamentare uscente Salvatore Cicu. Non eletti nemmeno gli uscenti Marco Tedde e Giuseppe Fasolino: ex sindaco di Alghero l’uno, primo cittadino a Golfo Aranci l’altro.

LEGGI ANCHE: La nuova (probabile) assemblea sarda: 8 donne e 52 uomini. Ecco tutti i nomi

Nomi eccellenti nel Pd, non fosse altro che gli aspiranti consiglieri regionali sono tutti assessori uscenti. Non hanno centrato l’ingresso in Aula né Pier Luigi Caria, titolare dell’Agricoltura, né Luigi Arru, che sta ultimando il mandato alla Sanità. Quanto a Barbara Argiolas, che dal 2017 guida il Turismo e le Attività produttive, la sua esclusione sarà sicura solo a spoglio ultimato.

Per tornare nello schieramento di centrodestra, urne amare anche per Gian Benedetto Melis, storico primario di ginecologia a Cagliari, prima al San Giovanni di Dio, poi al Policlinico di Monserrato. Il professore era finito al centro delle cronache durante la campagna elettorale per aver chiesto il voto via sms a tutti i colleghi. I quali, disturbati sul cellulare privato, non avevano gradito. Sempre coi liberal democratici, non raggiungono il Palazzo di via Roma nemmeno i consiglieri comunali di Cagliari, Giorgio Angius e Raffaele Onnis.

Col Psd’Az buca l’approdo in Consiglio regionale, dove pure lavora come giornalista, il sassarese Antonio Moro, presidente del Psd’Az. Sempre nella circoscrizione del Nord-ovest elezione mancata da Gaetano Ledda, l’uscente che cinque anni fa era approdato in Aula con La Base, movimento fondato dal sindaco di Ollolai, Efisio Arbau, anche lui rimasto a bocca asciutta. Idem, nel collegio di Cagliari, il consigliere comunale Alessandro Sorgia e l’assessora all’Ambiente di Quartu, Tiziana Terrana.

LEGGI ANCHE: Solinas, primo discorso da presidente: “I sardi non avranno più la Asl unica”

Coi Fratelli d’Italia resta fuori dall’Assemblea regionale l’uscente Gennaro Fuoco, così come il consigliere comunale di Cagliari, Pierluigi Mannino. Malgrado il buon risultato personale con 1.685 voti a ancora lo spoglio in corso, non ce l’ha fatta nemmeno Gianni Lampis, uscente dell’Aula nel Medio Campidano, perché i tre seggi Fdi sono scattati nei collegi di Cagliari, Sassari e Oristano. In quest’ultima circoscrizione la partita resta però aperta: potrebbe prevalere il Sulcis. In caso contrario tra i trombati va inserito un altro uscente, l’Udc Gigi Rubiu.

Con Sardegna 20Venti, la civica del rieletto Stefano Tunis che ha ‘svuotato’ Forza Italia, diversi sindaci non ce l’hanno fatta: così Francesco Spiga (Vallermosa), Alberto Urpi (Sanluri), Anita Pili (Siamaggiore), Gigi Littarru (Desulo). Non rientra in Consiglio nemmeno l’uscente Roberto Desini, ex fascia tricolore a Sennori, eletto cinque anni fa col Centro Democratico, poi passato col Partito dei Sardi e infine ’emigrato’ nel centrodestra.

Sindaci non eletti nemmeno nella lista di Giorgio Oppi, che invece ritorna in Consiglio per l’ennesima volta da più votato nel collegio di Cagliari (2.133 preferenze a scrutinio non concluso). Con l’Udc si sono candidati a queste Regionali i sindaci di Gonnosfanadiga e di Furtei, ma né Fausto OrrùNicola Cau hanno incassato il consenso giusto per arrivare in via Roma. Stessa sorte per l’ex primo cittadino di Macomer, Riccardo Uda, ‘strappato’ da Oppi al Pd.

LEGGI ANCHE: La diretta elettorale di Sardinia Post

Nel centrosinistra mancano la riconferma pure i consiglieri regionali uscenti Pierfranco Zanchetta e Raimondo Perra, entrambi in corsa coi cristiano-popolari socialisti. Nella fila dei Leu, non scatta il seggio nemmeno per Luca Pizzuto che nel ‘suo’ Sulcis raccoglie però oltre 2.700 preferenze.

Ancora nella fila degli amministratori locali, non passano le assessore di Cagliari Marzia Cilloccu e Claudia Medda: la prima, titolare del Turismo, porta però a casa un risultato personale di tutto rispetto con quasi duemila voti (e lo spoglio non finito); la Medda, alla guida dei Servizi tecnologici, ha corso con la civica ‘Futuro comune’, ma si è fermata sotto i 500 voti (sono 439 con lo scrutinio in corso).

Nelle file indipendentiste c’è ugualmente una lunga lista di trombati: non passa il consigliere regionale uscente Emilio Usula, uno dei più duri oppositori di Francesco Pigliaru, candidato con AutodetermiNatzione per il tramite dei RossoMori. Idem Piermario MancaAugusto Cherchi e Gianfranco Congiu, fedelissimi di Paolo Maninchedda e anche loro uscenti dell’Aula ma in quota Partito dei Sardi. Sia AutodetermiNatzione che il PdS non hanno superato lo sbarramento del 5 per cento. Congiu, tuttavia, ha ottenuto un suo personale successo raccogliendo nel collegio di Nuoro oltre 2.600 preferenze. Sbarramento mancato anche dai Sardi Liberi di Mauro Pili: nell’elenco dei trombati c’è, tra gli altri, l’ex esponente della massima assemblea regionale, Claudia Zuncheddu, che dopo una lunga militanza nel centrosinistra a queste Regionali ha cambiato schieramento.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share