La nuova (probabile) assemblea sarda: 8 donne e 52 uomini. Ecco tutti i nomi

Otto donne e 52 uomini. È la composizione (provvisoria) del nuovo Consiglio regionale, in quella che sarà la XVI legislatura. In aula, grazie al primo di maggioranza al 60 per cento, il centrodestra avrà trentasei consiglieri, incluso il neopresidente Christian Solinas; diciotto gli onorevoli del centrosinistra; sei i seggi degli M5s. Lo spoglio delle schede non è concluso: mancano 211 sezioni su 1.840. Ma con buona approssimazione si possono anticipare i nomi, tenendo in considerazione che ci possono essere piccoli cambi sino alla proclamazione degli eletti. Sardinia Post ha ricostruito la prossima Assemblea attraverso la tabella sulla ripartizione dei seggi elaborata da Abramo Garau, attuale presidente di Abbanoa, da sempre appassionato di leggi elettorali.

I trentacinque nuovi onorevoli che accompagnano Solinas nei prossimi cinque anni sono così divisi tra gli undici partiti della coalizione: otto in quota Lega, sette col Psd’Az, sei di Forza Italia. Tre a testa per Udc, Sardegna 20Venti, Riformatori e Fratelli d’Italia, un consigliere ciascuno lo piazzano Sardegna Civica e Fortza Paris.

La Lega elegge a Cagliari Andrea Piras (e si sapeva da ieri quando il nostro giornale ha diffuso i primi venti nomi). Il secondo seggio del capoluogo va al momento a Sara Canu, ma è poco distanza dai suoi 803 voti c’è Mario Nieddu a quota 753. Quindi il secondo nome si saprà solo a scrutinio concluso. Il Carroccio piazza consiglieri anche nel collegio di Sassari: l’algherese Michele Pais è certo e non dovrebbe avere problemi nemmeno Maria Assunta Argiolas. A Oristano entra il medico Annalisa Mele, a Nuoro Pierluigi Saiu, in Gallura il vicecommissario regionale, Dario Giagoni, nel Sulcis Michele Ennas.

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Il Psd’Az, che ha il primo consigliere con Solinas, conquista tre scranni a Cagliari con Gianni Chessa, Nanni Lancioni e Stefano Schirru. A Sassari è eletto Piero Maieli. Gli altri tre onorevoli arriveranno da Nuoro, Gallura e Sulcis rispettivamente con l’ex consigliere regionale Franco Mula, l’uscente Giovanni Satta e Fabio Usai.

Con Forza Italia i sei onorevoli sono: Alessandra Zedda, la capogruppo uscente, la donna forte del centrodestra sardo, l’unica arrivata alla terza legislatura, e Ivan Piras, sindaco di Dolianova e vicecoordinatore regionale; a Sassari è eletto un altro uscente, Antonello Peru; a Oristano passa Emanuele Cera (primo dei non eletti alle precedenti Regionali); a Nuoro Giuseppe Talanas; in Gallura Angelo Cocciu, assessore all’Urbanistica a Olbia.

Coi Fratelli d’Italia passa l’uscente Paolo Truzzu a Cagliari, che quindi è riconfermato, al pari di Marcello Orrù, ex indipendente del Psd’Az che entra in aula dal collegio di Sassari. Il terzo Fdi dovrebbe essere Francesco Mura, sindaco di Nughedu Santa Vittoria, a Oristano. Tuttavia quest’ultimo seggio con la conta finale dei voti potrebbe andare al Sulcis: se del caso tornerebbe in Aula l’uscente Gigi Rubiu (al posto di Mura).

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Gli eletti dell’Udc sono Giorgio Oppi su Cagliari, Gian Filippo Sechi a Sassari e il sindaco di Tempio, Andrea Biancareddu, un baby pensionato dell’Aula, a cui il vitalizio viene sospeso con l’elezione. I tre dei Riformatori sono Michele Cossa a Cagliari, Aldo Salaris a Sassari e Giovanni Antonio Satta, sindaco di Buddusò, in Gallura.

Con Sardegna 20venti ecco Stefano Tunis a Cagliari, altro uscente che rientra nel palazzo di via Roma, Pietro Moro a Sassari e Domenico Gallus (altro riconfermato) a Oristano. Quanto agli ultimi tre consiglieri della coalizione, che entrano dai partiti più piccoli, sembrava che un seggio andasse all’Uds. Invece lo conquistano solo Sardegna Civica a Cagliari con Roberto Caredda (al momento il più votato) e Fortza Paris, sempre nel capoluogo, elegge è Valerio De Giorgi.

Gli otto del Pd sono in gran parte uscenti: dal collegio di Cagliari tornano in Aula Piero Comandini, Cesare Moriconi e Valter Piscedda; a Sassari è riletto Gianfranco Ganau, a Nuoro Roberto Deriu, in Gallura Giuseppe Meloni. I nuovi sono Gigi Piano nel Medio Campidano e Salvatore Corrias in Ogliastra.

I Leu eletti sono anche loro due uscenti, ed entrambi sindaci: Eugenio Lai e Daniele Cocco secondo, rispettivamente alla guida dei Comuni di Escolca e Bottida. Lai incassa la riconferma nel collegio di Cagliari, Cocco in quello di Sassari. Col Campo Progressista torna in Consiglio Francesco Agus dalla circoscrizione del capoluogo, mentre da Sassari arriva Gian Franco Satta.

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Sempre in quota Zedda, visto che il Campo progressista è il partito del sindaco, ci sono i neo onorevoli di Noi La Sardegna e Futuro in Comune. Con la prima delle due civiche gli eletti sono Laura Caddeo a Cagliari e Diego Loi a Oristano; con la seconda lista entrano in Aula l’ex sardista Franco Stara nel capoluogo, mentre a Sassari l’assessore alla Mobilità e alla Polizia municipale, Antonio Piu, ha scavalcato Raimondo Cacciotto, uscente Pd del Consiglio regionale che inizialmente sembrava eletto. Con Sardegna in Comune, il cartello elettorale che ha messo insieme bersaniani, Possibile e Radicali, l’eletta è la civatiana Maria Laura Orrù. Sardegna in Comune è la lista federata col partito nazionale, Italia in Comune, fondato dal primo cittadino di Parma, Federico Pizzarotti. Il diciottesimo seggio del centrosinistra è di Zedda. E anche in questo caso potrebbe esserci un cambio se il sindaco di Cagliari decidesse di restare in Comune.

I sei scranni conquistati da M5s sono così divisi: due a Cagliari con Michele Ciusa e Carla Cuccu; uno a Sassari con Sebastiano  Sassu; Alessandro Solinas a Oristano; Elena Fancello a Nuoro; Roberto Li Gioi in Gallura.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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