Todde costruisce la propria candidatura: ecco l’evento. Ma esclude pezzi di Pd e il suo M5s

Alessandra Carta

Alessandra Todde ha deciso di rompere gli indugi: ecco l’evento in programma per sabato 22 luglio e che ha tutto il sapore di essere il punto zero di un percorso mirato alla sua candidatura alle Regionali del 2024. Solo che la deputata-ex vice ministra ha deciso di lasciare fuori tanti pezzi di quell’alleanza siglata il 7 luglio a Le Saline di Cagliari con 19 potenziali liste. A scorrere l’elenco dei relatori, il Pd non è affatto al completo e degli M5s, il partito della stessa Todde, quasi nemmeno l’ombra. Esclusi pure i Progressisti.

Ma andiamo con ordine. A Santu Lussurgiu organizza l’associazione ‘Est ora’, di cui su Google non c’è traccia e nemmeno sui social, segno che si potrebbe trattare di una nuova creatura messa in piedi per sostenere la corsa della deputata verso le urne di febbraio 2024. Non fosse altro che Ettore Licheri, il coordinatore dei Cinque Stelle in Sardegna, punta a candidare non la Todde ma la consigliera regionale Desirè Manca, come raccontato da Sardinia Post a giugno (leggi qui).

La Todde sta mangiando decine e decine di messaggi in questi giorni, in cui spiega che le hanno chiesto una mano per organizzare l’evento, dove in gran spolvero è rappresentato il Gruppo in Consiglio regionale formato Alleanza Europa Verde, Sinistra, Possibile e Articolo 1, ovvero la gran parte dei fuoriusciti dai Progressisti di Massimo Zedda e Francesco Agus. Il padrone di casa è proprio uno di loro, Diego Loi, che di Santu Lussurgiu è il sindaco.

I lavori di sabato, programmati a San Leonardo di Siete Fuentes, li apre proprio la Todde dopo i saluti del primo cittadino e consigliere regionale. Insieme alla deputata interviene Massimo Dadea, il medico-politico che ha scritto il libro ‘Meglio Soru [O no?]‘ e per mesi ha accompagnato lo stesso Renato Soru nella presentazione del saggio in giro per la Sardegna. Almeno sino a quando l’ex governatore non ha escluso una propria candidatura, di cui però non si è saputo più nulla.

La Todde, per esempio, era in sala quando Dadea e il fondatore di Tiscali avevano fatto tappa a Nuoro. Non solo: i rapporti tra la deputata e la famiglia Soru si estendono anche a questa occasione, visto che tra i relatori c’è pure Camilla, consigliera comunale a Cagliari, chiamata a intervenire nel modulo dedicato a ‘La Sardegna delle donne’, dove parlerà pure Maria Laura Orrù, espressione dello stesso gruppo di Loi nell’Aula della Regione.

Che l’evento di Santu Lussurgiu serve ad avviare un percorso di riflessione politica in vista del voto sardo del prossimo anno, si evince anche dalla stessa costruzione della giornata: dalle 9.30 e sino alle 14.30 si alterneranno quattro moduli, dove si parla di ‘Sardegna e innovazione’, ‘Sardegna e Civismo’, ‘Sardegna e giovani’, oltre appunto al focus al femminile.

La componente cagliaritana non manca e sembra passare da Andrea Balduzzi, uno dei collaboratori più stretti della Todde, uno che sta lavorando dietro le quinte per organizzare un movimento civico-politico capace di fare forza alla candidatura della stessa ex viceministra. Nella lista dei relatori del capoluogo c’è infatti Giovanni Dore, avvocato esperto di Trasporti, che di recente è tornato alla politica arriva dando vita all’associazione ‘Cagliari è anche mia’, un’interessante laboratorio politico in cui si aprono riflessioni sulle emergenze irrisolte della città. Ma il giro delle amicizie che contano per la Todde passa pure dalla pubblicitaria e designer Carolina Melis.

Gli ideologi sono un altro pezzo dell’appuntamento a Santu Lussurgiu: ecco il filosofo Silvano Tagliagambe, il sociologo Gianfranco Bottazzi, il prete rivoluzionario Ettore Cannavera, il giornalista Giacomo Mameli e il manager di Microsoft, Sergio Sicbaldi. Degli M5s è stata invitata a parlare solo Rachele Garau, consigliera ad Assemini, il Comune dove è più forte la corrente anti-Licheri (inteso come Ettore e non come la ex sindaca Sabrina).

Infine la componente nuorese, altro territorio che non solo è casa della Todde, ma per ragioni anagrafiche deve diventare l’epicentro del suo consenso personale in caso di candidatura alle Regionali. Tra i relatori figurano la sindaca di Fonni, Daniela Falconi, da sempre sostenitrice della visione soriana dell’Isola, e il presidente del Consiglio comunale di Nuoro, Sebastian Cocco.

Insomma, nella mappa di Santu Lussurgiu non c’è nulla di casuale. A emergere è la volontà di arrivare al prossimo tavolo del centrosinistra allargato agli M5s con in tasca il nome della Todde come candidata di coalizione. Non a caso, sabato sono invitati anche quelli di Sardegna 2050, associazione nata una decina di anni fa proprio come contenitore politico di ampio respiro e che il 7 luglio ha firmato il patto elettorale delle 19 sigle. La Todde dimostra di non avere nulla da perdere. Mettere d’accordo tutti è certamente sin da ora più difficile rispetto al tentativo di spaccare il fronte delle candidature interne e costruirsi un proprio zoccolo duro di sostenitori, esattamente come sta facendo.

Alessandra Carta

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