Solinas ‘sfiducia’ i vertici di Abbanoa. Cda a un bivio: possibili le dimissioni

La mazzata è stata di quelle pesanti: questo pomeriggio il presidente della Regione, Christian Solinas, ha obbligato il Cda a rimangiarsi tutto. Il capo della Giunta sarda ha costretto il Consiglio di amministrazione amico ad annullare la convocazione dell’Assemblea programmata per domani. E questo malgrado gli stessi vertici della società, pochi giorni fa, avessero dato per impossibile ogni slittamento, come scritto nella risposta inviata ai Comuni.

S0linas, di fatto, ha sfiduciato il Cda nominato a luglio per sua stessa volontà. A cominciare dal presidente Gabriele Racugno, che fino a ottobre godeva della totale stima del governatore. Adesso non è più così e sembra difficile che il Cda possa continuare ad amministrare la società in disaccordo con Solinas. Che è il rappresentante legale della Regione, a sua volta la socia di maggioranza in Abbanoa, con oltre il 70 per cento di quote (ma l’obbligo normativo di scendere quanto prima al 20).

Nella spa dell’acqua si profila un braccio di ferro senza precedenti. Anche perché Solinas oggi non ha demolito la sola azione dei manager. Il governatore ha smontato sull’intera linea la strategia dell’assessore Roberto Frongia che da titolare dei Lavori pubblici è il super visore di Abbanoa. Invece Solinas non l’ha lasciato fare: Frongia, quota Riformatori, è il regista dello stralcio dei conguagli regolatori dal bilancio, la mossa che sta alla base della contesa politica. Senza l’iscrizione di quei crediti, infatti, l’esercizio si chiuderebbe in perdita, quando invece Egas, l’ente di controllo di Abbanoa, sostiene che il loro inserimento sia legittimo, perché conseguenza di una norma nazionale correttamente applicata.

Non è tutto: bocciando la linea dell’assessore Frongia, Solinas si è messo contro l’intero partito dei liberal democratici. Il che significa, in primo luogo, Massimo Fantola, fondatore dei Riformatori, molto attivo nel dare consigli a Frongia sulla gestione di Abbanoa. Non è finita: impedendo al Cda di far approvare il bilancio 2019 senza i conguagli regolatori, Solinas ha messo al palo pure Fernando Ferri, l’amministratore delegato, consigliere e direttore generale, che si autovotato per sommare i tre incarichi. Che in soldoni sono 40mila euro più altri 160mila. Ferri è l’estensione in Abbanoa di Stefano Tunis, l’onorevole-fondatore di Sardegna venti/20, il movimento che ha piazzato Ferri nella spa dell’acqua. Insomma, tutto si può dire, ma non che nel centrodestra sia un bel momento.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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