Solinas resta col cerino in mano, adesso gli assessori da sostituire sono tre

A furia di tirare la corda e non dialogare con i suoi, Christian Solinas è rimasto con il cerino in mano. Adesso sono tre le caselle in Giunta da sostituire. L’addio più clamoroso è certamente quello di oggi, quando a lasciare è stata la titolare del Lavoro, l’azzurra Alessandra Zedda.

La berlusconiana dell’Esecutivo formalizzerà il proprio addio questo pomeriggio. Ma è una decisione presa e sulla quale l’assessora non ha alcuna intenzione di aprire il dialogo. Ormai tra la Zedda e Solinas la distanza è enorme e non c’è modo per ricucire lo strappo.

Che Forza Italia mantenga la casella in Giunta sembra nell’ordine delle cose. A meno di un accordo tra la stessa assessora dimissionaria e il partito guidato da Ugo Cappellacci. Ma in questo caso vorrebbe dire legislatura finita per Solinas, se il partito di Silvio Berlusconi non accettasse più di coprire il Lavoro.

Gli altri due assessori da sostituire sono Giorgio Todde e Gianni Lampis, legista l’uno, che ha lasciato per attriti con i vertici nazionali del suo partito; Lampis, invece, quota Fratelli d’Italia, è stato eletto alla Camera.

Le dimissioni della Zedda arrivano quando il rimpasto della Giunta, promesso un anno e mezzo fa all’Udc di Giorgio Oppi, è ancora in alto mare. A settembre Solinas lo ha rimandato per via delle Politiche del 25 settembre. Poi gli inizi di ottobre, chiuse le urne, lo ha rimandato anteponendo la necessità di celebrare prima gli Stati generali del centrodestra. Invece il grande summit di coalizione non si è tenuto. Nel frattempo la Zedda si è dimessa.

L’ormai ex assessora al Lavoro è la candidata più accreditata a sostituire Solinas come leader del centrodestra, non fosse altro che il processo per abuso d’ufficio che vede imputato il governatore lo rende di fatto un candidato a rischio sospensione per via delle legge Severino, proprio come tra 2013 e 2014 è successo all’allora dem Francesca Barracciu.

Con le dimissioni di oggi e guardando lungo, la Zedda può indubbiamente prendere le distanze da Solinas anche in una eventuale campagna elettorale in cui gioca da leader della coalizione. Ma questa è una faccenda del prossimo futuro. Nell’immediato Solinas si vede costretto a prendere in mano anche l’interim del Lavoro.

In serata si attende almeno una reazione da parte del governatore. Almeno per dire che, malgrado le tre caselle vuote, la Giunta è viva e vegeta. Anche se continua a perdere pezzi. E quello della Zedda è pesante, visto che l’azzurra era anche la vicepresidente della Regione.

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