Il finanziere amico di Solinas spostato dal Corpo forestale alla presidenza: “Faccio causa”

Alessandra Carta

Fabio Migliorati, il generale della Guardia di finanza diventato un manager del centrodestra per il tramite dell’onorevole Nanni Lancioni e poi diventato uomo di fiducia del presidente Christian Solinas, è pronto a fare causa alla Regione. Quindi agli stessi ‘amici’ del Psd’Az che, a suo dire, gli stanno facendo perdere “prestigio professionale, chances e salute psicofisica”.

Migliorati ha comunicato la propria decisione con una missiva al vetriolo datata 3 novembre e spedita a Solinas, all’assessorato al Personale e al suo manager rivale, Antonio Casula, che da agosto lo ha sostituito alla guida del Corpo forestale su ordine della giudice del lavoro di Cagliari, Daniela Coinu.

Il generale delle Fiamme gialle, infatti, ha conosciuto la sua fortuna proprio quando cadde in disgrazia Casula che da capo del Corpo forestale avrebbe dovuto vigilare sul rispetto delle norme anti-Covid, invece partecipò al celeberrimo pranzo di Sardara, ad aprile 2021, mese in cui i banchetti erano proibiti. Casula, che prima di quell’incarico guidava da Dg l’agenzia regionale Forestas, venne addirittura mandato da Solinas in punizione nel Cimitero degli elefanti, la Caienna della Regione in via Mameli, dove a malapena ci sono i telefoni.

Migliorati è stato ‘pescato’ dal giro di amicizie di Lancioni, a sua volta fedelissimo di Solinas, e sembrava l’uomo giusto al posto giusto. Tanto che l’ingresso del militari delle Fiamme gialle nel Corpo forestale venne addirittura salutato con una conferenza stampa alla quale partecipò pure Lancioni (nella foto di copertina).

Solo che Casula non è uno abituato a prenderla sui denti. E così, malgrado la tranvata che gli era finita addosso, il manager punito si è rivolto al giudice del lavoro per riavere il proprio posto. Anche alla luce del fatto che la sua posizione penale si è alleggerita, in quanto l’accusa di omissione d’atti d’ufficio, decisa in un primo momento dal pm Giangiacomo Pilia, è caduta per decisione dello stesso Pubblico ministero.

Era il 5 agosto scorso quando la giudice di Cagliari ha ordinato al Corpo forestale di rimettere Casula al proprio posto perché il suo siluramento è stato illegittimo. La disposizione del Tribunale del lavoro ha avuto efficacia immediata, per espressa disposizione contenuta nell’ordinanza. Tanto che Casula è tornato alla guida del Corpo forestale in un men che non si dica. Ma contestualmente Migliorati ha perso la poltrona. A quel punto Solinas ha deciso di far entrare il generale nel proprio ufficio di gabinetto, come consulente, attraverso una delibera approvata dalla Giunta il 25 agosto.

Sembravano tutti felici e contenti. Invece la rabbia di Migliorati, a bene vedere, è covata sotto la cenere, sino alla richiesta di “provvedere al mio immediato reintegro nelle funzioni di direttore generale del Corpo forestale”. Non è tutto: Migliorati ha sollecitato pure di “sanare tutti i danni” che ha subìto “nel periodo di sospensione”, ovvero quelle due settimane scarse di ‘disoccupazione’ sino alla nomina nell’Ufficio di gabinetto.

Migliorati vuole “un risarcimento economico” per “l’inadempimento degli accordi da parte di uno dei contraenti”, visto che il suo contratto al Corpo forestale avrebbe dovuto avere “una durata di tre anni, dal 2 maggio del 2022 al 1° maggio del 2025”.

Insomma, l’idillio sembra finito almeno tra Migliorati e Solinas. Anche perché il più esposto a eventuali azioni da parte della Corte dei conti è proprio il governatore, in qualità di legale rappresentante della Regione. A cui il generale ha dato sette giorni di tempo per rispondere, ovvero entro il giorno 10 novembre. Che è giovedì.

Alessandra Carta

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