Sanità, nella commissione d’inchiesta nominati 3 indagati per peculato

Nella nuova commissione d’inchiesta sulla sanità ci sono tre consiglieri indagati per peculato. Sono tutti di centrodestra: Dedoni, Oppi e Solinas.

Quindici componenti e una funzione: vigilare sulla sanità sarda nei prossimi sei mesi. Per questo è nata la nuova commissione regionale d’inchiesta. L’ha nominata oggi il Consiglio e tra i prescelti figurano pure tre indagati per peculato. Sono tutti in quota centrodestra: Attilio Dedoni (Riformatori), Giorgio Oppi (Udc) e Christian Solinas (Pds’Az).

Dunque la Sardegna ha ufficialmente la commissione d’inchiesta sulla sanità. La formano i consiglieri regionali. Nove nomine le ha decise la maggioranza; le restanti sei hanno il timbro dell’opposizione. Con una differenza: il centrosinistra ha tenuto fuori gli indagati per peculato (e ce ne sono due in Aula: Gavino Manca e Franco Sabatini, entrambi Pd). Di contro, i 2/3 dei componenti voluti dalla minoranza hanno ricevuto un’avviso di garanzia nella seconda inchiesta aperta dalla Procura di Cagliari sulle presunte spese pazze nell’Aula di via Roma, durante la legislatura 2009-2014.

Dedoni, attualmente, è il capogruppo dei Riformatori. Lo stesso ruolo lo ricopre Solinas, leader dei Quattro Mori. Oppi non ha bisogno di presentazioni. Certo è che il grande capo dell’Udc sarda, nominato questore del Consiglio a inizio legislatura (e non senza polemiche: suo il compito di vigilare sulle spese dell’Aula), è indagato anche nell’inchiesta Geo&Geo relativa alla presunta cattiva gestione della partecipata regionale Igea (l’accusa è voto di scambio). Non solo: Oppi è a processo per truffa e falso ideologico con giudizio immediato. Il presunto illecito è relativo al 2011 e riguarda utilizzo di soldi pubblici (poco meno di 2mila euro) che sarebbero stati spesi per andare in missione a Chianciano Terme a un convegno organizzato dall’Udc. Quindi fuori dai compiti istituzionali che Oppi allora aveva: era assessore nella giunta Cappellacci.

I nove componenti della maggioranza sono intanto quattro Dem: il capogruppo Pietro Cocco, più Gigi Ruggeri, Roberto Deriu e Rossella Pinna. Sinistra unita ha scelto Fabrizio Anedda (Pdci). Ecco poi Anna Maria Busia (Cd), Daniele Cocco (capogruppo Sel), Emilio Usula (RossoMori) e Raimondo Perra (Psi, presidente della commissione consiliare della Sanità).

Per la minoranza, oltre a Dedoni, Oppi e Solinas, ci sono gli azzurri Pietro Pittalis e Ignazio Locci (Fi), più Paolo Truzzu (Fratelli d’Italia).

La commissione d’inchiesta, adesso che le Asl sono commissariate con l’obiettivo di rimettere i conti a posto, dovrà vigilare tra le altre cose sulla spesa farmaceutica, inizialmente schizzata alle stelle col centrodestra al governo della Regione. Tanto che la Corte dei conti aveva sollevato dei rilievi. E ancora: monitorare le differenze di costi tra le varie Asl sarde. Poi: verificare la rispondenza tra gli obiettivi che si è data ogni singola azienda e gli effettivi risultati. Non solo: controllare la distribuzione delle risorse umane, tra medici, paramedici, infermieri, operatori socio-sanitari e farmacisti. Si aggiunga il compito di monitorare la gestione degli appalti pubblici per l’acquisto di beni e servizi. Infine: stabilire “i margini operativi per una contrazione dei costi nel mantenimento dei livelli essenziali di assistenza (Lea).

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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