Oppi, indagato per peculato, vigilerà da questore sulle spese dell’Aula

Giorgio Oppi voleva diventare questore dell’Aula e oggi è stato eletto. Vigilerà sulle spese del Consiglio, proprio lui indagato per peculato nell’inchiesta sui fondi ai gruppi.

Detto, fatto. Giorgio Oppi voleva diventare questore dell’Aula e oggi è stato eletto, centrando l’ennesimo traguardo politico in Consiglio regionale, la sua casa da ventisette anni, seppure non consecutivi.

Come ogni grande capo che si rispetti, Oppi ha messo la ciliegina sulla torta, incassando anche tre voti dalla maggioranza (sui 24 totali). Preferenze che resteranno segrete ai più, ma valgono comunque un piccolo record. Specie per un indagato per peculato nell’inchiesta sui fondi ai gruppi del Consiglio, un indagato chiamato adesso a vigilare sulle spese della stessa Assemblea. Questo è il compito di un questore: parola che deriva dal latino quaerere e significa cercare, investigare, inquisire.

Sull’elezione di Oppi si è combattuta oggi una battaglia silenziosa: in Aula non si è presentato Michele Cossa, il consigliere dei Riformatori che nella precedente legislatura aveva aperto invano la questione morale contro Ugo Cappellacci, assolto appena prima delle elezioni dall’accusa di bancarotta nel crac della Municipalizzata di Carloforte, ma ancora sotto processo per il fallimento della Sept (azienda industriale di vernici) e rinviato a giudizio per abuso d’ufficio nell’affare dell’eolico.

Cossa non lo dirà mai, perché di Oppi è un alleato politico, ma nel centrodestra la voce si rincorre: l’esponente dei Riformatori avrebbe preferito un altro questore. E infatti in Aula non si sarebbe fatto vedere proprio per evitare un voto scomodo. Non fosse altro che il partito di Cossa al momento è l’unico non finito nell’inchiesta sui fondi ai gruppi del Consiglio.

Commenti su Oppi questore nessuno ne fa. Raimondo Perra, il socialista di Sardegna Vera, si limita a una battuta divertita sui tre voti della maggioranza andati al leader dell’Udc. “Cosa penso delle schede dove c’era scritto Manca-Oppi? Niente più che un errore di distrazione”, sorride il consigliere.

Per la cronaca, Oppi non è indagato solo per peculato. Il potentissimo leader dell’Udc è anche accusato di truffa e falso per una trasferta sospetta risalente al 2011, quando era assessore regionale all’Ambiente. La Procura di Cagliari contesta a Oppi di essersi fatto rimborsare un viaggio a Chianciano inserendolo nella lista delle spese istituzionali. Ma, secondo il pm, il neoquestore avrebbe partecipato a un convegno dell’Udc.

Alessandra Carta

(@alessacart on Twitter)

LEGGI ANCHE:

Consiglio regionale, Ufficio di presidenza eletto con qualche mal di pancia

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share