Riforma della Regione: la palla passa ai consiglieri, esame al via. Ecco le novità

Via libera alle unità di progetto (cioè gruppi di lavoro interni) per il raggiungimento di obiettivi strategici, ma anche semplificazione normativa per garantire la mobilità del personale e competenze alla Giunta in materia di istituzione delle direzioni generali. Sono questi i principali obiettivi del disegno di legge di riorganizzazione della Regione approvata dall’Esecutivo quasi due mesi fa e illustrato oggi dall’assessore alle Riforme, Gianmario Demuro, nella prima commissione consiliare che da domani esaminerà il Ddl prima dell’approvazione in Consiglio regionale.

Puntiamo a un livello alto di qualità istituzionale – ha detto Demuro – per presentarci in Europa con tutte le carte in regola. L’obiettivo è duplice: migliorare le performance dell’azione amministrativa e favorire i flussi finanziari dall’Ue verso la Sardegna. Nella programmazione dei fondi Por 2014-2020 la qualità amministrativa è infatti uno di principali elementi di premialità riconosciuti da Bruxelles”. L’assessore è poi entrato nel dettaglio del provvedimento, un testo snello (solo 17 articoli) che incide prevalentemente sulla modifica della legge regionale 31 del 1998, Disciplina del personale regionale e dell’organizzazione degli uffici della Regione.
Il Disegno – ha precisato Demuro – non comporterà maggiori oneri per le casse regionali”.

La novità più importante è la delegificazione delle procedure per l’istituzione o la soppressione delle direzioni generali che saranno di competenza della Giunta senza più la necessità di un intervento normativo del Consiglio. Sarà invece il direttore generale competente a decidere sulla istituzione e soppressione dei Servizi degli assessorati. Altra novità è la riduzione del numero delle direzioni generali: saranno al massimo 24, con almeno una direzione per assessorato. Anche le dotazioni organiche dirigenziali saranno definite dalla Giunta in base agli obiettivi. Il testo introduce inoltre la possibilità di istituire Unità di progetto (strutture interassessoriali temporanee) per il raggiungimento di obiettivi strategici e istituisce il Comitato di coordinamento delle direzioni regionali che favorirà il coordinamento tra le strutture e garantirà maggiore unità nell’azione amministrativa”.

Altro punto è la semplificazione delle procedure di mobilità del personale degli enti pubblici. Domani comincia l’esame in commissione. “L’obiettivo – ha sottolineato il presidente Francesco Agus – è arrivare in tempi rapidi alla sua approvazione per poi sottoporlo all’esame dell’Aula”.

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