Regionali, si infiamma lo scontro a sinistra. M5s accusa Soru di lavorare per la destra

L’ordine di scuderia è chiaro. Attaccare Renato Soru presentandolo come alleato “di fatto” della destra. Ormai disinteressato alla vittoria finale – secondo M5s – mirerebbe solo a far perdere Alessandra Todde. La campagna elettorale del campo largo segna un cambio di passo significativo quando manca meno di un mese e mezzo al voto. Se fino a qualche giorno fa il centrosinistra a trazione Pd-M5s lanciava messaggi distensivi, parlando dell’ex governatore non come di un “avversario” ma come di un interlocutore da recuperare, ora che le possibilità di un accordo in extremis sono nulle l’obiettivo è quello di presentarlo come “facilitatore” di una vittoria del centrodestra alle Regionali.  

In questo senso la Coalizione sarda diciamo che ha involontariamente aiutato nella costruzione del ‘frame’. Domenica ha iniziato a girare nelle chat di Whatsapp un documento dove si mostrava che diverse liste a sostegno di Soru hanno avuto l’adesione tecnica di alcuni consiglieri regionali del centrodestra, per fare in modo che potessero presentarsi alle Regionali senza dover raccogliere le firme. L’elenco è questo: Piero Maielli del Psd’Az ha aderito a Liberu; Annalisa Manca dei Riformatori a Vota Sardigna (che comprende Irs, Progres e Sardegna chiama Sardegna); Annalisa Mele, sempre dei Riformatori, a +Europa; Pietro Moro del centro di Peru e Tunis a Rifondazione Comunista; Gian Filippo Sechi da Pro Sardinia-Unione di centro a Sardegna R-Esiste

Una prassi – va detto – che si è sempre seguita e che anche nel Campo largo hanno praticato: Gianfranco Ganau del Pd ha aderito al Psi-Sardi in Europa per aiutarli a presentarsi alle Regionali bypassando la raccolta firme. L’aiutino del centrodestra si può leggere chiaramente anche come un aiutino a se stessi: la candidatura di Soru indebolisce le chance di Todde e rende più semplice il percorso di Truzzu, già alle prese con il dissenso del Psd’Az, il fuoco amico della Lega e la candidatura in solitaria di Alessandra Zedda di Forza Italia. Difficilmente, del resto, i consiglieri regionali del ‘Campo largo’ avrebbero aiutato le liste che sostengono il fondatore di Tiscali. 

In ogni caso, oggi M5s è partito all’attacco. “Diversi partiti, soliti vantarsi di orbitare nel campo del centrosinistra, si sono accordati con forze di centrodestra pur di evitare la raccolta delle firme necessarie per poter competere alle elezioni Regionali del prossimo 25 febbraio – ha detto Ettore Licheri, senatore e coordinatore del partito in Sardegna -. Trovo sconcertante che tutte le liste che appoggiano Soru potranno partecipare alle elezioni grazie a esponenti del centrodestra. È evidente che Soru è il principale alleato della destra. È evidente che il suo unico obiettivo, insieme a Calenda, è quello di favorire la destra per provare in tutti i modi a far perdere Alessandra Todde”. E la stessa candidata ha dichiarato oggi prendendo di mira Carlo Calenda: “Azione in Sardegna fino a ieri flirtava con Solinas e oggi appoggia Soru dopo aver chiesto aiuto alla destra per non raccogliere le firme. Tutta questa vicenda si commenta da sola”.

Da settimane si inseguono rumors su un possibile flirt di Soru col Psd’Az. A domanda precisa di Sardinia Post in un’intervista uscita il primo dicembre, l’ex governatore aveva smentito di poter correre con chi “aveva contribuito al disastro di questi cinque anni”. Ma le voci hanno continuato a girare e lo stesso presidente sardista, Antonio Moro, non ha mai negato una possibile interlocuzione. Uno dei principali sostenitori della corsa di Soru, Paolo Maninchedda, ha poi apertamente teorizzato una alleanza con un Psd’Az “de-solinizzato”, dicendo comunque di parlare a titolo personale. Il leader della Coalizione sarda non ha replicato agli attacchi di oggi ma è intervenuto su Radio1Rai a Il rosso e il nero. “Io sto correndo per vincere e credo che la competizione sarà tra una coalizione sarda, nuova che si rivolge non a destra e non al populismo dei 5 stelle ma a un’area vasta di un sardismo diffuso e il centrodestra di Truzzu”. A domanda su un possibile regalo alla destra con due candidati di centrosinistra in corsa, Soru ha preso di mira il Pd. “Le orecchie dovrebbero fischiare a loro. Il centrosinistra ha deciso di annullarsi scegliendo i 5 Stelle, una storia che non ha nulla a che fare con la nostra, caratterizzata dall’antieuropeismo, dal giustizialismo, da esperienze di governo totalmente diverse, prima con Salvini e poi con il Pd. Io sono dell’idea che la politica meriti una coerenza di fondo che non può superarsi così con questa leggerezza”. 

Andrea Tramonte

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