Alessandra Zedda ha rinunciato alla sua corsa solitaria con la lista Anima di Sardegna e annuncia il sostegno a Paolo Truzzu. Una candidatura – quella dell’esponente forzista – che non aveva mai preso realmente piede e che era sembrata soprattutto una mossa per pesare di più al tavolo della coalizione. All’origine della sua discesa in campo c’era il malumore nei confronti del suo partito, Forza Italia, che non l’ha sostenuta con abbastanza convinzione come nome di una possibile candidatura unitaria del centrodestra nell’Isola. “Sono scesa in campo per offrire al centrodestra, in un momento di stallo e di confusione, una proposta di guida per la regione Sardegna proveniente dalla società civile e in particolare dall’associazione Anima di Sardegna – ha detto l’ex vicepresidente della Giunta Solinas -. Alla luce degli appelli di Truzzu e della ritrovata unità della coalizione ritengo importante offrire al centrodestra un gesto di generosità e ritirare la mia candidatura a presidente”. Zedda annuncia anche che Anima di Sardegna non presenterà propri candidati e quindi non farà concorrenza a Forza Italia.
Truzzu incassa il suo sostegno e ringrazia. “Non avevo dubbi che il suo senso di responsabilità e il suo amore per la Sardegna avrebbero determinato questa scelta, supportata dalla condivisione di alcuni punti programmatici – dice il sindaco di Cagliari ed esponente FdI -. La sua competenza e la sua esperienza saranno a disposizione della coalizione, che si contrappone all’ibrida alleanza rosso-gialla, e lavoreremo insieme per il bene della Sardegna e dei sardi”. Ora il centrodestra deve solo aspettare la direzione di oggi del Psd’Az, che dovrà decidere se confermare l’alleanza con il centrodestra – come molto probabile – o intraprendere altre strade. I sardisti devono fare i conti anche con l’indagine per corruzione in cui sono coinvolti Christian Solinas e il consigliere regionale Nanni Lancioni, piombata nel bel mezzo della campagna elettorale. Le “sirene” soriane si sono affievolite – e del resto si trattava di una strada difficilmente praticabile – e la soluzione più comoda per il Psd’Az è quella di mantenere l’alleanza con la Lega e il centrodestra. (A.T.)
