È fuga dal Partito dei Sardi di Paolo Maninchedda e Franciscu Sedda: dopo il consigliere regionale Roberto Desini, anche il collega Alessandro Unali ha deciso l’addio, quando mancano poco più di due settimane alla presentazione delle liste per il voto del 24 febbraio (le candidature vanno depositate il 20 e 21 gennaio)
Desini, ex sindaco di Sennori, ha cambiato direttamente schieramento passando col centrodestra di Christian Solinas, di cui sarà un candidato all’Assemblea regionale attraverso la civica Sardegna 20Venti; Unali, eletto nel 2014 con Sinistra sarda, cartello elettorale formato da Rifondazione e Comunisti italiani, resta invece nel polo civico-politico di centrosinistra e si ricandida con i LeU, una delle liste che sostiene Massimo Zedda.
Ai due esponenti dell’Aula di via Roma si aggiunge un consigliere comunale, Francesco Stara, che nel 2016, alle Amministrative di Cagliari, aveva conquistato un seggio col Psd’Az. Dopo l’alleanza dei Quattro Mori con Matteo Salvini, Stara aveva fondando gli Autonomisti per Lussu, ma non nascondeva le proprie simpatie per il Partito dei Sardi. Ma adesso che Maninchedda correrà da solo alle Regionali del 24 febbraio, Stara potrebbe candidarsi coi Progressisti Sardi, una delle liste di Zedda.
Con l’addio di Desini e Unali, il PdS torna alla sua composizione originaria, passando da cinque a tre consiglieri: oltre il capogruppo Gianfranco Congiu ci sono Piermario Manca e Augusto Cherchi. (al. car.)
