Regionali, caos a 5 Stelle

Denuncia sul sito sardegna5stelle.it: il movimento rischia di finire nelle mani di “riciclati, profittatori dell’ultim’ora, massoni e personaggi che manifestano comportamenti fascisti”.

L’unica cosa che appare chiara è che tra i “grillini” sardi la tensione è altissima. E che esistono due gruppi contrapposti. Uno – quello che si proclama “ufficiale” – che si riconosce nel sito www.sardegna5stelle.it. Un altro che fa capo al sito www.meetup.com/MoVimento-Cinque-Stelle-In-Sardegna. L’oggetto del contendere sono le prossime elezioni Regionali e la selezione delle candidature.

Se si va a guardare nel sito www.sardegna5stelle.it si trova un documento che riassume i risultati di una riunione che si è tenuta sabato scorso a Tramatza dove tra l’altro si legge: “L’incontro, a cui hanno partecipato gruppi provenienti da tutta la Sardegna, è stato anche occasione per definire le regole che porteranno, tra poche settimane, alla definizione della lista dei candidati consiglieri e del candidato Governatore del Movimento alle imminenti consultazioni regionali. Il programma prevede ancora due settimane di lavoro sul programma e sull’individuazione dei candidati”.

Se invece si va a vedere sul sito www.meetup.com/Movimento-Cinque-Stelle-In-Sardegna si trova un’informazione diversa. Che, cioè, la procedura per la selezione dei candidati è stata già avviata, con tanto di modulo da compilare per chi vuole farsi avanti.

Qual è il sito ufficiale? Si direbbe il primo, quello – per semplificare – della riunione di Tramatza. Vi compaiono i volti di tutti i parlamentari eletti in Sardegna. Vi sono interventi a firma di Dafni Ruscetta che ha curato fin dalle scorse elezioni politiche l’ufficio stampa per il Movimento 5 Stelle. Il secondo – quello dove compare il modulo per le candidature – è più recente; la data di fondazione è 22 luglio 2013. Ma ha un numero considerevole di iscritti: 470. Ed è dei numeri che i suoi aderenti si fanno forti. Ironizzando sul numero esiguo dei partecipanti (una trentina) alla riunione di Tramatza.

Difficile avere chiarimenti dai parlamentari sardi. Difficile anche trovarne sulle loro pagine Facebook dove non si fa cenno alla polemica in atto. Polemica che ieri si è inasprita ulteriormente. Sul sito che ha convocato la riunione di Tramatza e che nei giorni scorsi aveva denunciato (con chiaro riferimento a quelle promosse dall’altro sito) il rischio di “primarie farsa” è apparsa una nuova nota che ha per titolo una domanda: “Qual è il vero spirito del Movimento?”. Tra l’altro si legge: “Noi pensiamo a lavorare, non ci interessano le urla, gli insulti, le ambizioni personali. Non riconosciamo alcuna legittimità e alcun valore alle sedicenti assemblee regionali, alle piattaforme farlocche, ai referenti regionali indicati con votazioni non verificabili”. E ancora: “Denunciamo il rischio che il Movimento in Sardegna cada nelle mani di riciclati, profittatori dell’ultim’ora, massoni e personaggi che manifestano comportamenti fascisti. Dobbiamo impedire tutto questo, se crediamo nel Movimento”.

Una situazione molto confusa alla quale entrambi i quotidiani isolani oggi in edicola dedicano articoli che, però, non vanno oltre la descrizione del caos. Nessuno, infatti, è riuscito ad avere dichiarazioni ufficiali. Un caos che richiama una polemica che, sempre a proposito delle Regionali, si scatenò all’inizio di settembre quando cominciò a circolare tra i militanti un documento che indicava una serie di criteri per la selezione delle candidature.  Documento attribuito ad Alessandro Polese, avvocato di Alghero, uno dei “grillini sardi” della prima ora. Il quale ha postato sulla sua pagina Facebook la notizia dell’assemblea di Tramatza con due parole di commento: “Ecco di nuovo la Spectre”.

Come andrà a finire? La cosa più probabile è che, come è accaduto già in passato, a risolvere il conflitto sia lo staff nazionale di Grillo e Casaleggio. Le soluzioni possibili sono molteplici. E comprendono anche la possibilità che alla fine tra tanti litiganti nessuno goda, come è successo alle comunali di Iglesias dove il Movimento 5 stelle semplicemente non ha presentato alcuna lista.

Ma è un’ipotesi davvero estrema. Perché significherebbe per i grillini gettare via un patrimonio di consenso enorme (alle Politiche ottennero circa il 30 per cento) e smentire quanto hanno più volte dichiarato: che intendono correre da soli per il governo della Sardegna. Tra l’altro, nonostante tutto, i sondaggi riservati danno ancora al Movimento 5 Stelle sardo percentuali molto rilevanti. Se a questo si aggiunge che Grillo avrebbe intenzione di ‘trasferirsi’ nell’Isola per la campagna elettorale, si capisce bene che lo staff nazionale agirà per risolvere in tempi rapidi il conflitto. Anche perché il tempo stringe. Col Pdl, il Movimento 5 Stelle è l’unica forza politica a non aver ancora indicato il nome del candidato governatore.

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