Regionali 2019, i possibili candidati di Forza Italia e le manovre degli alleati

Si rimescolano le alleanze dentro Forza Italia in vista delle Regionali 2019: l’appuntamento è all’apparenza lontano, ma siccome i giochi delle candidature passano anche per le Politiche del prossimo anno, gli azzurri sardi sono già al lavoro. Per la carica di governatore ci sono al momento tre possibili candidati azzurri e ciascuno risulta in corsa secondo una diversa cornice politica: ecco la consigliera regionale Alessandra Zedda, il suo collega gallurese Giuseppe Fasolino e il senatore Emilio Floris.

La Zedda ha da pochi mesi cambiato il gruppo interno di riferimento, tornando in asse con l’eurodeputato Salvatore Cicu dopo il sostegno dato per lungo tempo all’ex governatore Ugo Cappellacci, quando era assessora al Bilancio e alla Programmazione. Cicu stesso aspira a fare il governatore, ma sa bene di essere un impresentabile essendo a processo a Cagliari con l’accusa di riciclaggio. Quindi la scelta di puntare sulla consigliera che diventerebbe così la prima donna del centrodestra candidata alla guida della Sardegna. Nella mappa nazionale di Forza Italia questa corrente isolana è ascritta all’area di Antonio Tajani, il presidente del Parlamento europeo.

Sempre in chiave di rinnovamento, il nome di Fasolino si fa per via del legame strettissimo con Silvio Berlusconi. E il grande capo azzurro resta l’unico vero stratega del suo partito, malgrado i tentativi di ammutinamento sempre andati falliti (come quando Angelino Alfano voleva fare le primarie interne e in Sardegna si portò dietro lo stesso Cicu). Fasolino, che è sindaco di Golfo Aranci, sarebbe il primo candidato governatore gallurese nella storia dell’autonomismo.

Di tutt’altro segno la posizione di Floris: l’ex sindaco di Cagliari mai e in alcuna occasione ha detto di voler correre da candidato presidente della Regione. A chiederglielo è un ampio gruppo interno in cui il consigliere regionale Stefano Tunis fa da raccordo con numerosi amministratori locali. Si tratta di uno zoccolo duro di consenso che, politicamente, ha più peso rispetto alle manovre e ai riposizionamenti organizzati dagli stessi big del partito. Floris ha dalla sua anche l’amicizia con Berlusconi, il solo referente che il senatore riconosce.

In autunno, quando i partiti dovranno cominciare a preparare le liste per le Politiche del 2018 (quasi sicuramente ad aprile), i posti a disposizione saranno divisi anche in base alle scelte delle Regionali. Cappellacci ha già detto di voler correre per la Camera e, vista l’attuale legge elettorale, dovrebbe liberare un posto nella massima assemblea sarda. Stessa possibilità per il capogruppo Pietro Pittalis, dato ugualmente in partenza per Roma. Floris, invece, potrebbe essere ancora il capolista al Senato, ma con l’accordo interno che nel giro di un anno gli subentrerebbe un altro azzurro, nel caso in cui fosse il candidato governatore.

Forza Italia, in ogni caso, dovrà fare i conti con gli alleati: su tutti i Riformatori, il secondo partito della coalizione, fondatori del comitato “OraScelgoIo“, nato per applicare il metodo delle primarie anche nel centrodestra. L’obiettivo è proprio quello di scardinare lo strapotere azzurro che dal 1999, da quando esiste l’elezione diretta del presidente della Regione, ha sempre imposto un proprio nome. Da Mauro Pili a Cappellacci, e si tratta di scelte fatte in solitudine da Berlusconi. I liberal democratici sardi di Michele Cossa e Pierpaolo Vargiu vogliono spezzare questo decisionismo, attraverso un proprio candidato.

Rispetto alla rosa di cui attualmente si discute in Forza Italia, molto dipenderà dalle mosse che si faranno nel campo avversario: il centrosinistra non ha ancora discusso sul futuro di Francesco Pigliaru. E nemmeno è chiaro se Renato Soru abbia realmente intenzione di ritentare la scalata al palazzo di viale Trento.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

LEGGI ANCHE: Maninchedda candidato governatore? Dialogano Partito dei Sardi e Psd’Az

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share