Referendum contro le trivelle. Il Consiglio regionale: “Vota sì”

Parte la campagna referendaria per cancellare l’illimitatezza delle attività estrattive in mare, sia di gas che di petrolio.

Il Consiglio regionale della Sardegna è in campagna elettorale per fermare le trivelle. La battaglia del referendum abrogativo è bipartisan e questa mattina l’hanno presentata i due delegati isolani nel comitato per il sì: il presidente dell’Assemblea, Gianfranco Ganau, e il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis. Si vota domenica 17 aprile.

È un solo quesito, quello a cui sono chiamati a rispondere i cittadini. “Riguarda – spiega Ganau – la norma che consente di estrarre petrolio e gas senza limiti di tempo. Noi crediamo invece che le concessioni debbano avere una scadenza, di venti o trent’anni come stabilito sino al 2015, senza ulteriori proroghe”.

Il referendum abrogativo riguarda solo le attività estrattive in mare, quelle già autorizzate e che rientrano nella fascia delle 12 miglia dalla costa (22 chilometri e 200 metri). Per questo, come scritto da Sardinia Post nell’approfondimento del 24 settembre scorso, l’esito del voto non inciderà sui progetti che coinvolgono l’Isola. In particolare, quello della società norvegese Tgs-Nopec che, tra Sardegna e Baleari a 24 miglia dai litorali, vuole cercare idrocarburi liquidi e ha ottenuto l’autorizzazione da parte del governo Renzi.

Tuttavia, la battaglia referendaria del Consiglio regionale è avviata. “Perché i nostri mari – sottolineano Ganau e Pittalis – sono la prima risorsa da tutelare. E questo pensano anche gli italiani, come risulta da una recente inchiesta di Sgv: tra il petrolio e l’ambiente, i cittadini non hanno dubbi a scegliere il secondo”.

Votando sì il prossimo 17 aprile, cambia la Legge di stabilità del 2015 (la 208 del 28 dicembre 2015), nella quale è stato recepito il decreto legislativo 152 del 2006 che detta le “Norme in materia ambientale“. Verrebbe cancellata appunto l’illimitatezza di una concessione estrattiva, sancita nel comma 239. Che recita: “Per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale”. Questo si leggerà sulla scheda elettorale. Bisognerà rispondere con un “sì” o con un “no”.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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