Primarie Quartu, Delunas: “Disastro Contini, ha fermato progetti e milioni”

Stefano Delunas, considerato il vincitore in pectore delle primarie, presenta la sua idea di città dopo cinque anni di centrodestra.

Stefano Delunas – 57 anni, impiegato civile alla caserma Riva Villasanta di Cagliari – se le sta giocando da vincitore in pectore le primarie di Quartu, programmate per il 22 febbraio. Nei borsini Pd, il consigliere comunale uscente, assessore due legislature fa, è considerato lo sfidante da battere tra i quattro in corsa (ci sono altre due democratici Andrea Piani e Francesco Piludu, più l’ambientalista dei Verdi Francesco Fiermonte).

Delunas, chi la sostiene?

La mia candidatura è un’iniziativa personale, perché penso di conoscere i problemi di Quartu. E credo che la mia decisione sia ben vista dal partito.

L’apparato, effettivamente, è con lei, a cominciare dai lettiani che hanno espresso il segretario cittadino.

Se per quello quasi tutti gli ex Ds hanno deciso di votarmi. Ho ricevuto anche l’endorsement dall’ex sindaco Graziano Milia.

E pure quello di un altro ex primo cittadino, Gigi Ruggeri, lettiano e attuale consigliere regionale. Stessa posizione per il deputato Marco Meloni. Le sue 516 firme raccolte per presentarsi alle primarie arrivano dal partito?

Il 95 per cento sì. Ma avrei potuto raccogliere 900 firme.

Perché non lo ha fatto?

Non era necessario, mi sono attenuto al Regolamento, come è giusto che sia.

Il suo curriculum politico è il più lungo tra i quattro sfidanti del 22 febbraio.

Sono consigliere comunale uscente, sono stato assessore alle Politiche sociali nella giunta Ruggeri e da capogruppo Pd ho fatto una legislatura nella Provincia di Cagliari. Non solo: quando sono stato eletto consigliere provinciale, mi dimisi dal Comune. Con rigore ho applicato su me stesso lo statuto del Pd rinuciando al doppio incarico.

Ha fatto il suo dovere, non trova?

Ho deciso di occuparmi dei problemi dell’area vasta. Ma ripeto: sono stato l’unico in Sardegna a scegliere un solo incarico. In Provincia ho certamente maturato un’esperienza importante, anche in vista della possibilità di amministrare la città di Quartu.

Si sente l’uomo da battere, in queste primarie?

Sono fiducioso, perché i cittadini sanno chi sono. Ma buone primarie a tutti e che vinca il migliore.

Stando all’opposizione del sindaco uscente Mauro Contini cosa ha imparato?

Ho imparato a conoscere da vicino il fallimento di un’amministrazione. Contini e il centrodestra sono riusciti nell’impresa di bloccare tutti i progetti, e dico tutti, lasciati in eredità dalla giunta Ruggeri.

Di che opere si tratta?

Opere e denari, ottenuti anche grazie all’impegno dell’Esecutivo regionale, guidato allora da Renato Soru.

Un esempio?

Non sono mai stati spesi i 6 milioni destinati al Piano per il recupero sportivo e ambientale di Is Arenas. Ma far ripartire questo importante strumento di programmazione urbanistica sarà la mia priorità. Contini è riuscito pure a perdere i finanziamenti regionali per mettere in sicurezza via Dell’Autonomia sarda, teatro di numerosi incidenti stradale, anche mortali: c’erano a disposizione 400mila euro come prima tranche. Con quelle risorse si sarebbero dovuti pagare gli espropri e fare i marciapiedi e l’illuminazione. La strada era stata ceduta dalla Provincia al Comune di Quartu, ma a ben vedere si è trattato di un passaggio inutile. Per questo dico che l’assessore Paolo Maninchedda ha fatto benissimo a definanziare i progetti che le amministrazioni non sono state capaci di portare avanti.

Una cosa buona Contini l’avrà fatta.

Macché. Fermo al palo c’è anche il collaudo del teatro comunale. È senza arredi, quindi chiuso, pure il centro giovanile. Non va meglio con l’ex bocciodromo tra Pitz’e Serra e Quartello, dove sarebbe dovuto nasce un centro di aggregazione per anziani. Solo in fatto di nomine e rimpasti Contini ha collezionato record: dal 2010 ha cambiato 23 assessori, 5 segretari comunali e otto dirigenti, di cui quattro all’Urbanistica e altrettanti all’Ambiente. Ciò significa che il sindaco uscente ha passato la legislatura a controllare le poltrone, anziché ad amministrare. Lo si capisce pure guardando quanto succede nel litorale: lì i residenti protestano perché hanno un livello di servizi nettamente inferiore rispetto al costo della tasse.

Il suo piano per il litorale qual è?

A Flumini, per esempio, va aperta una casa comunale. Non è pensabile che non ci sia un ufficio municipale per richiedere il più semplice dei certificati.

Le piacerebbe fare il sindaco?

Se mi venisse fatta una domanda sulle mie caratteristiche, direi che conosco la macchina amministrativa e i problemi del territorio, sono una persona dialogante e so avere buoni rapporti con tutti, anche con chi non mi vota. Da assessore ho contribuito a scrivere il piano strategico comunale. Certamente so che fare il sindaco è molto faticoso, dovrò lavorare 18 ore al giorno. Mi aiuta l’esperienza.

Il suo slogan delle primarie qual è?

Quartu merita di meglio.

Cosa precisamente?

Oltre al Piano di Is Arenas è una priorità dare risposte ai venditori ambulanti che sono una categoria bistrattata. Bisogna completare subito il mercatino estivo di Flumini e mettere in sicurezza anche via Is Pardinas. Non meno importante è la riorganizzazione del trasporto locale: gli studenti delle superiori e quelli universitari sono costretti a farsi accompagnare dai genitori alle fermate degli autobus più centrali. Bisogna aprire il dialogo con il Ctm (la municipalizzata cagliaritana degli autobus) per riorganizzare linee e frequenze.

Il suo sfidante Andrea Piani dice che lei potrebbe aver spinto i Verdi a far candidare Fiermonte alle primarie.

Secondo lei io sono uno che può controllare i vertici e le decisioni di un altro partito?

Sul tema hanno mandato una lettera firmata dai portavoce regionali, Giovanna Cabiddu e Roberto Copparoni (qui il testo).

Ecco, appunto: il capo dei Verdi non sono io. Io sono un rappresentante del Pd.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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