Pigliaru agli alleati: “Il rimpasto si farà. Ma sulla base del programma”

Il rimpasto della Giunta regionale si farà. Il presidente Francesco Pigliaru lo ha annunciato questo pomeriggio agli alleati nel vertice di maggioranza.

Il rimpasto della Giunta regionale si farà. Il presidente Francesco Pigliaru lo ha annunciato questo pomeriggio agli alleati nel vertice di maggioranza convocato per ricompattare la coalizione dopo gli strappi sulla scelta del Dg nella Asl unica (Ats). Ma nomi non ne sono stati fatti, neppure sul manager che andrà a guidare la Sfirs.

Ad accompagnare Pigliaru il suo braccio destro, l’assessore alla Programmazione Raffaele Paci. Assente, invece, Luigi Arru, il titolare della Sanità. E pare sia stata una scelta di campo, quella del governatore, per confermare alla coalizione che il presidente rappresenta l’intero Esecutivo, malgrado le divisioni emerse nella seduta del 31 agosto, quando sette assessori (Deiana, Erriu, Maninchedda, Morandi, Firino, Piras e Falchi) si sono opposti alla nomina di Francesco Nicola Zavattaro alla guida della Asl unica.

Sul rimpasto, tuttavia, Pigliaru non ha dato tempi. Il presidente ha semmai ribadito che le staffette degli assessori verranno precedute da un confronto sul rilancio del programma di governo. Come dire: i nomi saranno calati sulla base degli obiettivi di legislatura. Ciò che significa che il valzer di poltrone dipenderà unicamente dalla velocità (o dalla lentezza) con la quale la coalizione discuterà al proprio interno. E il prossimo confronto è già stato fissato per lunedì 19.

Nel palazzo di via Roma, dove il centrosinistra si è riunito, erano in diciotto tra segretari di partiti, consiglieri regionali e parlamentari. Alla fine è stata una discussione omnibus, dove si è fatto un bilancio sui rapporti interni alla coalizione. E proprio su questo tema Pigliaru ha ribadito la volontà di “difendere il merito” come metodo per attribuire i posti di governo e sottogoverno. “Condividendo le scelte”, ha sottolineato ancora il presidente della Regione, ma senza depotenziare il ruolo della Giunta stessa, cui spettano le nomine, è stato il ragionamento del governatore.

Insomma, bisognerà aspettare domani per conosce il professionista al quale verrà affidata la presidenza della Sfirs, dove alle 24 di oggi scadono i 45 giorni di proroga che la legge ha concesso all’uscente Tonino Tilocca. Quanto alla Asl unica, invece, la decisione dovrebbe arrivare nei prossimi giorni.

A rappresentare il Pd c’era il capogruppo in Consiglio, Pietro Cocco (presenti anche il renziano dell’Aula di via Roma, Gavino Manca, e il senatore Silvio Lai. “È stato un vertice produttivo – dice Cocco – in cui si è discusso del proseguio della legislatura. L’obiettivo è rilancio l’azione di governo per i prossimi trenta mesi. Tutte le forze hanno condiviso la posizione del presidente, compresa quella di rivedere la squadra di governo sulla base del programma”.

Franciscu Sedda, segretario regionale del Partito dei Sardi, dice: “Se rilancio deve essere, come concordato oggi, ripartiamo dalla sovranità. Sono queste le nostre richieste: politiche fiscali per creare lavoro, protagonismo in Europa a difesa dei nostri interessi, investimenti in istruzione e cultura sarda, un piano di scavi archeologici per valorizzare Monti Prama e altre meraviglie del nostro patrimonio, così come la riscrittura dello Statuto in una carta di sovranità per difenderci dalle slealtà dell’Italia e affermare le aspirazioni di libertà e prosperità dei sardi. Se chi andrà a comporre la nuova Giunta agirà su queste basi, sono sicuro che ai sardi non interesseranno i nomi. Perché si sentiranno rappresentati come popolo da un intero governo”.

Con il rimpasto sullo sfondo è facile immaginare che sarà un autunno di trattative quello che attende la politica regionale. Ma è altrettanto chiaro che Pigliaru non vuole farsi dettare l’agenda dai partiti. Punta semmai a perfezionare l’Esecutivo in vista dei due anni e mezzo di legislatura che restano.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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