Pd, lo scisma di Olbia

Silvio Lai non è il segretario regionale del Pd. Neppure quello uscente. Il Pd di Olbia non lo riconosce come tale. Dunque qualsiasi valutazione sulla validità del congresso, affidata a lui o all’altro componente del direttivo regionale, Franco Marras, non ha alcun valore. Queste sono le parole del segretario cittadino del Pd di Olbia, Angela Corda, all’indomani del burrascoso congresso che ne ha decretato la rielezione, ma con la spaccatura del gruppo che fa riferimento a Nardino Degortes e al vicesindaco di Olbia, Carlo Careddu. “Silvio Lai non ha titolo per parlare. Il congresso è valido, lui si è presentato qui chiedendo l’annullamento del congresso ma facendo l’interesse di una sola parte – spiega la Corda – dopo che c’era un deliberato del vicesegretario nazionale, Lorenzo Guerini, che annullava il tesseramento on line”. Quel tesseramento che sarebbe alla base della frattura, dopo che la segreteria cittadina non aveva convalidato la gran parte dei militanti (circa 150) dell’area Degortes che avevano concluso il tesseramento on line.

“Verso una crisi della giunta comunale di Olbia”

L’effetto politico è la imminente crisi della giunta comunale di Olbia. Al centro delle accuse c’è il vicesindaco e assessore all’Urbanistica, uomo forte del Pd in giunta, Carlo Careddu. “Carlo Careddu ha sottoscritto diverse tessere on line pagando con la sua carta di credito, poi per il suo tesseramento ha usato quella della compagna – spiega Angela Corda – quindi non è proprio in buona fede, ma il vero problema è che da un anno e mezzo non si è più fatto vedere in sede. Non risponde più al partito”. Una crisi politica imminente per la giunta Giovannelli? “Stiamo valutando l’espulsione dal partito di chi non seguirà le regole, dunque ci sarà un solo gruppo del Pd in consiglio comunale e la giunta va rivista. Crisi? In questo momento è una soluzione che non si può escludere” prosegue il segretario del Pd di Olbia. Ma è Careddu, l’uomo forte della frangia Degortes, ad essere nel mirino. “E’ latitante, prende decisioni autonome, in più non ha la tessera del Pd – continua dura la Corda – cosa altro dovrei aggiungere?”. Un avviso di sfratto che preannuncia una crisi senza ritorno per la giunta comunale del sindaco Giovannelli.

I risultati ufficiali: Corda segretario con 386 voti su 417

Ufficiale? Ufficioso? Se il congresso fosse valido, come sostiene il Pd di Olbia, Angela Corda sarebbe riconfermata segretario cittadino con 386 voti. Lo sfidante Graziano Asara ha preso 18 voti. “Il congresso è valido, il segretario regionale uscente spaccia sulla stampa opinioni personali che non hanno alcun valore – continua la Corda – Silvio Lai non ha alcun titolo, Franco Marras non ha alcun titolo, noi avevamo tre garanti provinciali che hanno certificato la validità delle votazioni. L’assenza di Domenico Piccinnu? Non invalida il congresso perché erano presenti altri garanti”, prosegue la Corda. Infine un altro attacco a Silvio Lai. “Segretario del partito? Lai ieri ha compiuto un attacco diretto contro Olbia, porta avanti un disegno preciso con la complicità di una parte del partito olbiese, Lai appoggia il gruppo di Degortes per affossare la città di Olbia”. Vero o no, il partito non esiste più come unica entità. Si va verso il commissariamento. “Silvio Lai lavora per distruggere il territorio – conclude Angela Corda – con la complicità delle Quinte Colonne locali”. Più chiara di così?

La denuncia di Ivana Russu: “Congressi provinciali al di fuori delle regole”

Per non farsi mancare nulla, la guerra nel Pd si è consumata anche a livello provinciale. Dove Ivana Russu, candidata dell’area Scanu in vantaggio su Tomaso Visicale, candidato dell’area Degortes, stigmatizza (indovina un po’) proprio il comportamento di Silvio Lai, che non avrebbe accolto tutte le sue denunce sulla irregolarità di convocazioni e votazioni in molti congressi a livello provinciale, salvo presentarsi con il blitz di ieri per perorare la cause della parte del Pd esclusa per la questione del tesseramento on line. “Siamo davanti a un partito allo sfascio, con congressi dai regolamenti illegittimi, tesseramento on line aperto contro una delibera della segreteria nazionale – attacca Ivana Russu, segretario provinciale in pectore e assessore alla Sicurezza del Comune di Olbia – con Silvio Lai che se ne è infischiato di tutte queste irregolarità per venire a Olbia a difendere una parte che aveva fatto sottoscrivere 189 tesseramenti on line solo a Olbia (su 232 in tutta la Sardegna) in meno di 48 ore”. Tra le irregolarità denunciate dalla Russu, ci sarebbero convocazioni e votazioni illegittime avvenute a Calangianus, Golfo Aranci, Aggius ed Alà dei Sardi. “Se dovessi essere sconfitta farei certamente ricorso – conclude la Russu – perché qui si deve ripristinare la legalità”. Ma ricorso a chi? Ovviamente alla Commissione di Garanzia e alla segreteria nazionale. Perché Silvio Lai, almeno a Olbia, non è più il segretario del Pd.

Giandomenico Mele

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share