L’Udc va verso la conferma dei suoi assessori all’interno della nuova Giunta che Cappellacci varerà entro domani. Si tratta di Sergio Milia alla Pubblica Istruzione e Andrea Biancareddu all’Ambiente. L’indicazione è arrivata questa mattina dal leader del partito Giorgio Oppi che ribadisce l’esigenza di un esecutivo qualificato prendendo le distanze dagli schemi finora ipotizzati per la nuova squadra di governo. “Se fosse vero il quadro che ha pubblicato oggi la stampa noi non siamo d’accordo, perché ci sarebbero troppe ‘scompetenze'”. Oppi ma fa intendere che non vedrebbe bene il settimo assessorato offerto al Pdl e neppure l’assegnazione di deleghe a qualche consigliere.
Viene intanto confermata la rinuncia del leader dell’Udc alla vice presidenza della Giunta: “Quando mancano pochi mesi per finire la legislatura – ha spiegato – è una cosa che non sta né in cielo né in terra”. In attesa di capire se prima dell’ufficializzazione del nuovo esecutivo Cappellacci convocherà il vertice di maggioranza, il partito di Oppi rinnova il suo no alla pluralità di incarichi e spinge per la soppressione delle Province, per la riduzione o cancellazione dei Cda in enti e agenzie regionali, per tagliare e portare a quattro il numero delle Asl e dei consorzi industriali e per l’utilizzo minimale delle auto blu.
Allo stato attuale, la prossima Giunta vedrebbe confermato lo schema con sei assessorati al Pdl, che terrebbe anche la vice presidenza e l’assessorato al Bilancio-Programmazione, due all’Udc e due ai Riformatori, con l’interim a Cappellacci per i Trasporti dopo l’uscita del Psd’Az dalla maggioranza. Ancora in forse la riconferma di Antonello Liori al Lavoro: tutto dipende dai tempi della nascita del nuovo gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, formazione a cui Liori ha aderito candidandosi senza successo alle ultime elezioni e che ora esprimerebbe l’ex An nella squadra di governo.
Intanto Cappellacci ha convocato per questa sera alle 19.30, a Villa Devoto, il vertice di maggioranza a conclusione della verifica con i partiti alleati per siglare un patto di fine legislatura. Al più tardi domani mattina il varo della nuova Giunta con il rimpasto deciso dal presidente per rilanciare l’azione di governo e chiudere il mandato con un pacchetto di riforme strutturali.
