A cinque mesi dall’approvazione della legge sui maxi staff, quella che costerà ai sardi molto più dei tre milioni e mezzo previsti nel testo normativo (la copertura esclude 36 nomine extra Regione), il centrodestra esce dalle secche della paralisi. Lo scorso 8 ottobre il Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa (Cpga) ha autorizzato Francesco Scano, il presidente della II Sezione del Tar Sardegna, a diventare segretario generale, come nel nuovo schema di Regione previsto coi maxi staff. E Christian Solinas ha firmato il decreto, sebbene il documento non sia ancora online. Intanto, spaiate, spunta un altro pacchetto di nomine che il governatore e la Giunta hanno chiuso dalla fine di settembre.
Il via libera dato dal Cpga a Scano è stato rilanciato nei giorni scorsi dai due principali quotidiani sardi. E con l’ex presidente del Tar investito della carica di segretario della Regione, da qui alle prossime settimane, a cascate, dovrebbe comporsi la nuova piramide del potere. Scano sarà in cima a tutti e avrà sotto di lui tre capi dipartimento. Non solo: al nuovo capo dell’Amministrazione spetterà anche il potere di avviare l’istruttoria sulla designazione dei nuovi direttori generali.
Il 6 ottobre scorso, Solinas ha firmato il decreto sulla nomina dei nuovi revisori dei conti nell’Ersu di Sassari. Sul bilancio dell’Ente per il diritto allo studio nel Nord Sardegna, questi i designati: Michele Raimondo Mura, Daniela Manca e Mario Graziano Marras. Nello stesso ente, il 29 settembre, Solinas ha indicato il direttore generale: la scelta è ricaduta su Libero Meloni, architetto dell’assessorato agli Enti locali. Tra gli ultimi decreti firmati dal governatore c’è anche la proroga di Adamo Pili come commissario di Area, l’agenzia regionale per l’edilizia abitativa. Non è invece cliccabile la delibera numero 40/4 del 14 ottobre, con la quale la Giunta ha nominato il direttore generale dell’Enas, l’Ente acque della Sardegna.