Piergiorgio Massidda, l’ex senatore del Pdl sconfitto dal sindaco uscente Massimo Zedda, non perde sorriso e aplomb. “Sto per chiamare Zedda – anticipa all’AnsaA – per fargli gli auguri. Ma voglio dire anche: buona fortuna Cagliari”. Un po’ di rammarico, ma Massidda quasi allarga le braccia come dire: difficile fare di più. “Ci siamo scontrati contro una corazzata di centrosinistra e pezzi di centrodestra – spiega – noi al confronto eravamo con una barchetta”. Centrodestra? “Beh guardiamo il Psd’Az – continua Massidda – prima era con il centrodestra. E in lista c’erano tre assessori di giunte di centrodestra, grandi portatori di voti. In più consideriamo che in altre liste c’erano importanti candidati che sino a poco tempo fa erano dall’altra parte. Ecco perché dico corazzata di centrosinistra e centrodestra: molti voti in passato del centrodestra si sono spostati al centrosinistra. Se a questo poi aggiungiamo anche qualche ‘nemichetto’ interno sul nostro schieramento, beh, viste le condizioni questo risultato è quello che ci aspettavamo”.
Massidda pensava potesse bastare per passare la boa del ballottaggio: ieri, poco dopo la chiusura del voto, era convinto che si sarebbe andati all’uno contro uno. “Ci ha un po’ spiazzato il risultato del Movimento cinque stelle, seguendo il trend nazionale ce lo aspettavamo al 15-20 per cento. Al ballottaggio sarebbe stato tutto un altro discorso”. Nessun rimpianto: “Vero anche che come scelta di coalizione abbiamo agito con molta buona volontà, senza soldi e con la richiesta ai partiti di sacrificarsi in nome dei principi del progetto. Voglio anche dire che ho molto rispetto per il voto popolare. E che sono pronto a svolgere il ruolo che queste elezioni ci hanno consegnato: penso ad un’opposizione di buon senso caratterizzata dal grande amore che ho per la mia città”. (Ansa).
(foto di Roberto Pili)
