Subito una norma per regolare le nomine e le designazioni in capo alla Regione in base a principi di trasparenza, pubblicità, partecipazione e rispetto della rappresentanza di genere. La richiesta è arrivata dall’Ordine regionale dei commercialisti, che ha presentato una petizione al Consiglio regionale. Fino ad oggi, la maggior parte delle nomine in capo alla Regione viene effettuata a discrezione della giunta regionale. Questo avviene in parecchi casi, si parli di collegi dei revisori, commissari straordinari, presidenti e amministratori di società controllate.
La proposta lanciata dall’Ordine dei commercialisti parte, al contrario, dall’esempio della Regione Toscana, che da anni pubblica sul sito istituzionale la lista delle nomine da effettuare, di competenza del consiglio regionale, complete di ulteriori informazioni come la remunerazione e la durata dell’incarico. Oltre Tirreno, insomma, la pubblicità è massima e le nomine sono ispirate ai principi di trasparenza e meritocrazia.
L’Ordine professionale riconosce alla giunta Pigliaru “la volontà di avviare un prossimo intervento legislativo – si legge nella petizione inviata al presidente del Consiglio Gianfranco Ganau – finalizzato, tra l’altro, a disciplinare i principi relativi alla composizione degli organi amministrativi e di controllo delle società partecipate della Regione Sardegna, nonché alle disposizioni in materia di trasparenza e di pubblicità degli organismi societari”. Il modello toscano, dunque, parrebbe calzare alla perfezione. Anche per evitare, come accaduto in passato e documentato da Sardinia Post, che le società in house della Regione accolgano politici trombati, parenti o amici del politico di turno.
P. S.