La ‘vertenza Sardegna’ a Palazzo Chigi. Pigliaru: “Non tutto è andato bene”

“Sapevamo che sarebbe stato un incontro complesso, perché complessa è la situazione della Sardegna sul fronte delle questioni aperte con il Governo. Se su alcuni dei punti affrontati possiamo dirci soddisfatti, su altri certamente no.” Lo ha detto il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, al termine dell‘incontro con il premier Paolo Gentiloni, questa sera a Palazzo Chigi, al quale ha partecipato anche l’assessore della Programmazione, Raffaele Paci. Presente pure Paolo Aquilanti, segretario generale della presidenza del Consiglio. Al centro del confronto, dimezzamento degli accantonamenti, riconoscimento della condizione di insularità, riduzione delle servitù militari e completamento della riconversione economica di La Maddalena.

La non soddisfazione del governatore è legata innanzitutto agli accantonamenti, cioè le quote che la Sardegna versa ogni anno a copertura del debito pubblico nazionale. Per il 2016 l’Isola ha versato 684 milioni. Dice Pigliaru: “Abbiamo apprezzato la disponibilità personale del presidente Gentiloni, ma certamente dopo mesi di riunioni tecniche, di nostre denunce sul livello ingiustificato e ingiusto degli accantonamenti, ci aspettavamo una risposta netta che non è arrivata neanche in questa occasione. Abbiamo comunque l’impegno del premier a presentarci una proposta prima della chiusura della legge di stabilità”.

Quanto all‘Agenzia sarde delle entrate, la cui legge istitutiva è stata impugnata dal Governo, questa la sottolineatura di Pigliaru: “Abbiamo ribadito la nostra forte richiesta per il ritiro del ricorso”. Lo scorso 24 ottobre si è espressa la Consulta. Ma ci vorranno alcuni mesi prima che la sentenza venga pubblicata.

Sul fronte dell‘insularità e del conseguente riconoscimento della condizione di svantaggio della Sardegna (c’è un dossier della Giunta consegnato da tempo a Roma), il governatore chiarisce: “Siamo invece soddisfatti dell’impegno assunto dal Governo di affiancarci nelle nostre richieste in tema di continuità territoriale per portarle ai massimi livelli delle istituzioni europee e sostenere il diritto della Sardegna alla mobilità”. Questo era l’obiettivo che avevano il presidente della Regione e il vice Paci dopo che l‘Unione europea ha bollato come gli aiuti di Stato le regole contenute nel nuovo bando per i collegamenti da Cagliari, Olbia e Alghero verso Roma e Milano. “Il Governo – si legge ancora in una nota diffusa dalla presidenza della Regione – si è impegnato a lavorare insieme anche per quanto riguarda la battaglia per l’attuazione dell’articolo 174 del trattato Ue, attraverso la definizione e formalizzazione di aiuti specifici per le realtà insulari come la nostra. Prevediamo di discutere una proposta operativa entro un mese”.

Per quel che riguarda la riconversione de La Maddalena e in particolare l’ex Arsenale di Moneta abbandonato dalla Mita Resort del gruppo Marcegaglia, Pigliaru sottolinea: dal Governo “c’è la conferma dei 21 milioni per finanziare l’accordo tra Stato e Mita e la decisione di definire entro l’anno gli altri aspetti, a partire dal commissariamento, per accelerare i lavori e la spesa dei 50 milioni già disponibili.

Infine sul tema servitù militari “abbiamo chiesto conto dei ritardi e della inaccettabile incertezza con la quale vengono di volta in volta definite le compensazioni. Ci aspettiamo un approfondimento in tempi molto brevi. La sintesi – conclude Pigliaru – è che ci sono ancora importanti questioni aperte, le quali richiedono soluzioni in tempi rapidi. Faremo la nostra parte con determinazione. Il tempo stringe e la Sardegna pretende risultati”.

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