Vertenza Sardegna, Pigliaru e Paci oggi a Palazzo Chigi: la Regione batte cassa

È fissato alle 16 il confronto a Palazzo Chigi tra il Governo e la Regione per parlare di ‘Vertenza Sardegna’, in un vertice che mette insieme tutte le grandi questioni sollevate in questa legislatura dalla Giunta: dimezzamento degli accantonamenti, riconoscimento della condizione di insularità, riduzione delle servitù militari e completamento della riconversione economica di La Maddalena. Al tavolo il presidente Francesco Pigliaru e l’assessore alla Programmazione, Raffaele Paci, che incontreranno il premier Paolo Gentiloni.

E proprio la presenza di Gentiloni è la prima novità del vertice odierno, dopo che il 17 ottobre scorso il Governo aveva unilateralmente annullato la riunione convocata per il giorno successivo con l’obiettivo di trattare il quantum degli accantonamenti da ridurre. Perché i 684 milioni che la Sardegna versa attualmente a copertura del debito pubblico nazionale sono considerati troppi dalla Regione. Pigliaru e Paci hanno sempre detto di non voler per l’Isola “alcun privilegio”, visto che “gli accantonamenti sono dovuti per legge”. Il presidente della Giunta e il vice chiedono semmai “il dimezzamento”, in considerazione del fatto che la stessa Corte Costituzionale ha sancito l’obbligo di un accordo tra le parti sulla somma da pagare.

Quando all’insularità, il grosso della partita ruota intorno alle risorse per la continuità territoriale, ma anche all’applicazione della stessa. La Giunta chiederà a Gentiloni di prendere posizione a Bruxelles sul diritto dei sardi alla mobilità, dal momento che l’Unione europea ha censurato il nuovo bando della Regione per i collegamenti da Cagliari, Olbia e Alghero verso Roma e Milano (leggi qui i rilievi mossi dall’Ue).  In estate, quando vennero aperte le buste, successe che sulle rotte dal capoluogo isolano nessuna compagnia presentò offerte (qui la cronaca). Su Cagliari è infatti scattata la proroga ad Alitalia, sino a giugno, mentre solo nei giorni scorsi la Blue Air ha accettato formalmente l’assegnazione del collegamento tra Alghero e Roma. Quello su Milano, sempre dallo scalo Riviera del Corallo, lo coprirà ancora Alitalia in regime di proroga. Idem su Olbia, dove Meridiana continuerà a garantire i voli verso Fiumicino e Linate con le vecchie regole della continuità (leggi qui).

Gentiloni – che oggi sarà presente al vertice perché così aveva deciso con Pigliaru lo scorso 26 ottobre quando il premier venne nell’Isola per la Settima sociale dei cattolici – dovrà scoprire le carte del Governo anche sulle servitù militari. Si tratta di una vertenza che il governatore ha ugualmente aperto all’inizio della legislatura sostenendo che “la Sardegna non può prestare terra gratis“, aveva detto in una seduta del Consiglio nel 2014. Finora Roma non ha mai presentano alla Regione una proposta complessiva in questo senso.

Infine la questione di La Maddalena: dopo l’addio degli americani agli inizi del 2007, si mise in moto la macchina della riconversione economica. Il progetto ruotava intorno alla riqualificazione dell’ex Arsenale di Moneta, ma riguardò anche l’ex ospedale militare, destinato a diventare un albergo. Anzi: il primo hotel dell’arcipelago. Ma il terremoto a L’Aquila e la decisione del governo Berlusconi di spostare il vertice dalla Maddalena in Abruzzo, ha trasformato quell’intervento in una incompiuta. Si aggiunga che non è andata meglio con l’ex Arsenale, gestito per un periodo dal gruppo Marcegaglia (Mita Resort) e poi ugualmente abbandonato (leggi qui). A settembre, dietro il pagamento di ventuno milioni di euro alla società privata, Governo e Regione hanno concordato il passaggio della strutrtura in mano pubblica. La partita si dovrebbe concludere con la nomina di una commissario straordinario per completare le bonifiche e sancire il definitivo rilancio in chiave turistica. (al.car.)

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