Maxi staff: 60 assunti, l’ok di Solinas. Spunta talpa di Sardara: ‘teste’ in bilico

Riprendono vigore i maxi staff in Regione, ovvero i nuovi sessanta contratti che il centrodestra ha imposto attraverso il ddl 107 approvato dal Consiglio regionale lo scorso 25 maggio. Di fatto una Regione parallela, fatta di incarichi fiduciari e ruoli dentro la pubblica amministrazione assegnati ai fedelissimi della coalizione. Sono sei milioni di euro in più all’anno, malgrado un emendamento del Psd’Az che ha previsto la riduzione della spesa a 3,5 milioni. Ma manca la relazione finanziaria: ergo, quel ddl è destinato a finire sulla tagliola dei ricorsi perché senza copertura economica nessun atto è legittimo. Intanto nella rissosa maggioranza di centrodestra si fa il nome di un consigliere regionale come la talpa di Sardara, cioè colui che avrebbe spifferato alla Guardia di finanza il banchetto alle terme, facendo scattare i controlli e gli avvisi di garanzia. Un effetto domino non previsto, di sicuro, almeno non nella piega che poi gli eventi hanno preso.

Sui 60 nuovi contratti fiduciari oggi il presidente Christian Solinas ha acceso luce, dopo la lunga pausa dal 25 maggio a oggi. Senza la firma del governatore la legge non può essere pubblicata sul Buras, dove il dl 107 ha trovato spazio oggi, 22 giugno, con un giorno di anticipo rispetto alla normale diffusione del Bollettino ufficiale della Sardegna. Significa che sono scattati i trenta giorni di tempo che Solinas ha per azzerare uffici stampa e Gabinetti. Vuol dire che nel centrodestra ricominciano con la distribuzione degli incarichi fiduciari, mettendo insieme quelli ‘ordinari’ e i maxi staff. Solo la squadra del presidente passa da dodici a quaranta.

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Il rimescolamento delle carte negli staff ha una narrazione ufficiale: “Dare un nuovo impulso all’azione di governo”, come ama ripetere Solinas. In realtà oltre all’assegnazione di incarichi fiduciari a raffica, il governatore ha l’altra priorità di silurare quelli che considera i nemici, perché presenti al banchetto di Sardara. Stando a quanto filtra da Palazzo, sarebbero quattro quelli che rischiano di non incassare la riconferma. E tutti in pessimi rapporti con la presunta talpa di Sardara.

Solinas, in ogni caso, sarebbe intenzionato a decidere il da farsi a ridosso della scadenza dei trenta giorni. In modo da azzerare i contratti e rifarli a stretto giro. Almeno a quanti continueranno a lavorare per conto del centrodestra. Poi ci saranno gli innesti dei nuovi sessanta fedelissimi: dovrebbero entrare in servizio a settembre, ma a meno che non si voglia pagare loro le ferie anticipate e contrattualizzarli già a fine luglio. Da qui alla fine dell’estate resta comunque in piedi la possibilità che il Governo di Mario Draghi impugni il ddl 107 per l’assenza della relazione finanziaria, come nel ‘trucchetto’ svelato dai Progressisti all’indomani del voto in Consiglio regionale.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

 

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