Il Pd sardo torna a riunirsi dopo mesi di pausa. All’ordine del giorno un punto su tutti: il futuro del partito. Le ipotesi sono due: nuovo congresso o prosecuzione del mandato assegnato a Emanuele Cani a luglio 2018. Per il resto non è successo praticamente nulla nella fila dei dem sardi. Anche perché l’unico scossone che ci sarebbe potuto essere, ovvero la migrazione verso l’Italia Viva di Matteo Renzi, si è chiusa con appena due addii: uno del senatore ed ex segretario, Giuseppe Luigi Cucca, e l’altro dell’ex sottosegretaria Francesca Barracciu.
I dem si vedono oggi alle 5 a Oristano, nella sede Pd di via Canepa, dove è convocata la Direzione, ovvero l’organo esecutivo del partito. Al momento la geografia interna non è cambiata: Cani e la segreteria da sette (qui tutti i componenti) è espressione della maggiornza formata dai popolari-riformisti di Cabras-Fadda e dall’area dell’ex consigliere regionale Franco Sabatini, numero due del partito, che mette insieme altri pezzi di ex Margherita ed ex Ds. Isolati i soriani che oggi, peraltro, esordiscono senza il proprio leader, Renato Soru, che è tornato a fare l’imprenditore e da nuovo Ad di Tiscali ha deciso di lasciare la politica. O comunque di verderla ai margini.
Per l’area dell’ex parlmanentare è probabile un nuovo impegno di Francesco Sanna, l’ex deputato che nell’aprile del 2017 aveva sfidato Cucca per guidare il partito. Cucca era sostenuto dalla parte non popolare-riformista dell’attuale maggioranza interna. Stasera si capiranno meglio i movimenti e le intenzioni delle singole componenti. Specie adesso che l’area renziana non esiste più.