Il Dg silurato dopo il pranzo a Sardara fa ricorso: “Revoca illegittima”

Alessandro Naitana, il Dg dell’Industria cacciato su ordine del presidente Christian Solinas dopo la partecipazione al pranzo di Sardara – ha presentato ricorso al giudice del Lavoro. Per il centrodestra è l’ennesima grana di una gestione che sta facendo acqua da tutte le parti, a vedere i risvolti giudiziari. Di oggi la notizia di un altro fascicolo aperto dalla Procura di Cagliari: sono indagati l’assessora al Personale, Valeria Satta, la ‘sua’ Dg Silvia Cocco e l’ex capo di Aspal, Massimo Temussi (attualmente commissario dell’Ats).

Naitana – bosano classe ’65, arrivato in Regione dal Comune di Macomer – era certamente gradito alla coalizione di centrodestra. Graditissimo. Tanto che a gennaio 2021, dopo le dimissioni del Dg predecessore, Gianluca Calabrò, venne scelto come direttore generale dell’Industria. Un posto di comando su una sedie bollente, viste le questioni aperte negli Uffici di via XXIX Novembre. Ma Naitana, arrivato dagli Enti locali, accettò di buon grado.

Tempo tre mesi e nel cerchio magico di Solinas si consumava la grande guerra col pranzo di Sardara usato un po’ come pretesto per cambiare il giro di amicizie. Fatto sta che Naitana fu uno degli invitati al banchetto, a cui poi – tramite la legge 10 sui maxi staff – è toccata la sorte del siluramento dall’incarico. Un benservito non uguale per tutti: per esempio il sindaco di Sanluri, Alberto Urpi, capo di gabinetto all’Industria, era ugualmente presente al pranzo ma è stato lasciato al suo posto.

Naitana per mesi non ha ricevuto il miglior trattamento, stando sempre agli atti finiti nel Tribunale del lavoro: insieme a un altro silurato per Sardara, Antonio Casula, mandato via dal comando del Corpo forestale, fu mandato negli uffici “vuoti” di via Mameli a Cagliari. Il cimiteri degli elefanti, lo chiamano in Regione, una sorta di Caienna dove la tecnologia sembra rimasta fuori dalla porta. L’ordine di cambiare palazzo venne firmato proprio dalla Dg Cocco che in quello stesso edificio mandò anche altri due Dg, ma non per ragioni non legate a Sardara, precisamente l’ex del Turismo, Mauro Cadoni, e l’ex della Centrale di committenza, Cinzia Lilliu.

Nel ricorso di Naitana è elencata una lunga lista di presunti illeciti amministrativi commessi dagli uffici regionali, inclusi i tempi. Perché la legge 10 sui maxi staff è entrata in vigore il 25 giugno del 2021 e per mandare via le figure apicali del Sistema Regione fissava il termine in 30 giorni. Quindi al 25 luglio. Invece il decreto col quale a Naitana sono stati tolti i poteri da Dg è datato 28 luglio.

Nel mezzo ci sarebbe, nei confronti dei Naitana, un danno per demansionamento, un danno alla professionalità e anche un danno d’immagine. Non solo: il dirigente della Regione, quando si è rivolto al giudice del lavoro, era ancora senza incarico.

Il ricorso di Naitana si va ad aggiungere a quello di Cinzia Lilliu che due settimane fa è stata mandata a guidare l’Ufficio Eni Cbc Bacino del Mediterraneo, ma pure la revoca del suo posto da Dg nella Centrale di committenza pare sia avvenuta fuori tempo massimo. Sempre dopo il 25 luglio, termine ultimo stabilito dalla legge 10.

Alessandra Carta

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