Il centrosinistra ci riprova: “Abolite Sardegna Promozione”

Sardegna Promozione addio, atto secondo. A cancellare l’agenzia regionale che sulla carta dovrebbe attirare turisti e investimenti nell’Isola ci aveva già provato il Pd un anno fa dai banchi dell’opposizione. Mancavano i numeri e l’iniziativa, sponsorizzata da Gian Valerio Sanna, non andò in porto. Ma fu un segnale importante, raccolto oggi da Sinistra, ecologia e libertà con una proposta di legge (guarda) che in pochi articoli arriva subito al dunque: Sardegna Promozione va abolita e il personale redistribuito nei ranghi dell’amministrazione regionale.

“La prassi recente – si legge nel documento – è stata molto diversa rispetto alle finalità previste dalla legge (istitutiva, ndr): l’agenzia ha sponsorizzato squadre sportive, sagre paesane, eventi dalla dubbia utilità ai fini turistici oltre a discutibili programmi televisivi”. E ancora: “Sardegna Promozione oggi non fa altro che duplicare le funzioni già attribuite all’assessorato regionale del Turismo, mostrando una disinvoltura nella spesa di denari pubblici non accettabile in un periodo di crisi come quello che attraversa l’Isola”.

Il modus operandi caro all’agenzia diretta da Mariano Mariani, fidatissimo dell’ex governatore Ugo Cappellacci, racconta di milioni di euro sparpagliati ai quattro angoli dell’Isola. In base a quali criteri oggettivi non si sa, fatte salve alcune delibere del fu esecutivo che in sostanza autorizzano Mariani ad agire a 360 gradi e gli assicurano la potestà del placet definitivo e incontestabile sui progetti da finanziare.

Non mancano poi nemmeno i dubbi sull’effettiva programmazione delle iniziative da foraggiare, con assegni che vanno da qualche migliaia a milioni di euro. Sul versante delle polemiche, il culmine si è probabilmente toccato con i 900mila euro finiti nelle casse della torinese Showlab per la realizzazione di un reality show, Sweet Sardinia, trasmesso sulla berlusconiana La5 con ascolti a dir poco risibili (leggi).

Oltre ad attirare le attenzioni della Corte dei conti e della Procura della Repubblica di Cagliari (leggi) che hanno deciso di analizzare l’operato di Sardegna Promozione documento su documento, la gestione dell’agenzia riapproda dunque anche in consiglio regionale.

“È un atto dovuto ed è il primo di una serie – dice il consigliere di Sel Francesco Agus, primo firmatario del disegno di legge insieme con i compagni di partito Daniele Cocco, Luca Pizzuto ed Eugenio Lai -. Il disegno di legge fa parte di un quadro generale che deve puntare alla ridefinizione della macchina regionale. Dobbiamo partire innanzitutto dai rami secchi. E chiudere Sardegna promozione non basta: abbiamo anche il dovere di verificare se l’aver destinato soldi pubblici a squadre di calcio (leggi), sagre e facezie varie sia coerente con la mission dell’agenzia, che per sua natura è uno strumento nato probabilmente con finalità meritorie. I dubbi arrivano quando si va a vedere come è stato gestito questo strumento”.

Un anno fa la proposta di Gian Valerio Sanna non andò in porto. Ora, sulla carta, i numeri per abolire quella che l’esponente del Pd definì senza mezzi termini “Sardegna Carrozzone” non dovrebbero essere un problema. Resta da verificare la volontà politica della nuova maggioranza. Un primo segnale? Decidere di portare in Aula il ddl in tempi accettabili o lasciarlo in un cassetto del consiglio regionale a prender polvere.

Pablo Sole

sole@sardiniapost.it

 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share