Gradimento governatori: Cappellacci ultimo. L’ex alleato Diana: “Ricandidatura è un suicidio”

L’ultimo. E’ il governatore della Sardegna nella classifica sul gradimento dei presidenti delle regioni elaborata dall’Istituto Data Monitor. Una conferma, non una sorpresa. Ugo Cappellacci, infatti, nel gennaio scorso si era classificato sempre all’ultimo posto nell’analoga classifica del quotidiano economico Sole 24 ore.

Va detto che, al contrario di quanto affermava il senatore Giulio Andreotti, in questo campo il potere logora chi ce l’ha. Infatti ai primi dieci posti della classifica ci sono i governatori eletti più di recente. Tuttavia nessuno – né tra i ‘vecchi’, né tra i nuovi – è così saldamente in ultima posizione in tutte le classifiche. A meno di un anno dalle elezioni regionali non è un buon segno e la cosa sarà sicuramente un elemento di riflessione per il Popolo delle libertà quando verrà il momento di scegliere il candidato per il 2014.

Cappellacci ha una percentuale di gradimento del 44,1%, la peggiore. Nella classifica negativa è riuscito a battere anche se stesso. Infatti nel settembre del 2011 il gradimento del governatore sardo era più alto di due punti percentuali (46,1%). E nel dicembre scorso – data dell’ultima rilevazione – era del 44,6%.

I governatori più apprezzati, secondo Datamonitor, sono Nicola Zingaretti (Lazio), Enrico Rossi (Toscana) e Luca Zaia (Veneto). Due democratici e un leghista. Va invece a un esponente del Pdl, il campano Stefano Caldoro, l’incremento di gradimento più rilevante.

Ma vediamo la classifica nel dettaglio. Zingaretti ha il 60,4% (oltre 16 punti in più del suo collega sardo). Il toscano Enrico Rossi il 58,8% (è cresciuto dell’1,3%). Luca Zaia, che a lungo è stato il primo, perde lo 0,8% e passa al terzo posto (col 57,4%). Caldoro, come si è detto, cresce più di tutti (1,5%) e raggiunge il quarto posto col 56,3% di consenso. Seguono il democratico Vasco Errani (Emilia Romagna), che perde 0,7 punti e ha un gradimento complessivo del 54,8%; Gian Mario Spacca (Marche, anche lui del Pd), Paolo di Laura Frattura (Molise, Pd) al 53,5%, Rosario Crocetta (Sicilia, Pd) con il 53,0%. La regola del neoeletto, invece, pare non valere tanto per Roberto Maroni (Lombardia, lega Nord) che si piazza al nono posto col 52,1%.

Il sondaggio è stato realizzato dal 21 gennaio al 5 aprile 2013 tramite interviste telefoniche su un campione di 800 persone per ogni singola Regione.

Il commento dell’ex alleato. “Il sondaggio Datamonitor sul gradimento dei Presidenti delle Regioni italiane conferma quanto da tempo si sapeva, cioè che eravamo fin troppo facili profeti quando prevedevamo la reazione di terrore dei sardi alla notizia dell’auto-ricandidatura del governatore”, dichiara il capogruppo di Sardegna E’ Già Domani ed ex alleato di Cappellacci, Mario Diana, commentando la classifica che vede ultimo l’attuale presidente della Regione. “Ora che anche un autorevole istituto di ricerche ha certificato quanto chiunque poteva immaginare”, prosegue Diana, “speriamo in un rinsavimento generale e nell’apertura di un confronto vero, all’interno del Pdl e della coalizione di centrodestra (o di quel che ne resta, visti i mutamenti di scenario legati alle elezioni politiche), che possa portare all’individuazione di un candidato in grado di vincere le imminenti elezioni regionali”.

“A meno che, ovviamente, l’intenzione non sia quella di lasciare campo libero al centrosinistra e battersi per uscire perdenti dalle urne”, conclude il capogruppo. “In tal caso, chi sta promuovendo la ricandidatura di Cappellacci e chi deciderà di seguirlo in questa missione suicida avrà su di sé delle pesantissime responsabilità”.

 

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