Finanziaria 2016, comincia la maratona: mercoledì esame al via in commissione

In Consiglio regionale comincia l’esame della manovra 2016 con un nuovo tesoretto da 12 milioni liberato con la riduzione del deficit.

Comincia la maratona consiliare per la Finanziaria 2016, manovra da 7 miliardi e 404 milioni interamente spendibili, visto il solo vincolo del pareggio che la Sardegna deve rispettare dopo l’accordo di maggio 2014, col patto di stabilità cancellato: domani alle 20 scade la presentazione degli emendamenti, mentre mercoledì è fissata la prima riunione della commissione Bilancio. Poi, dagli inizi di marzo, lavori dell’Aula al via.

La previsione del centrosinistra è approvare la Finanziaria a ridosso della Pasqua, in modo da evitare il quarto mese di esercizio provvisorio, il che significherebbe ancora spesa in dodicesimi e limitata alla sola gestione dell’ordinario, come sta succedendo dal 1° gennaio.

La novità della Manovra 2016 è data dai 12 milioni che si sono liberati grazie alle migliorate performance dei conti pubblici: il nuovo tesoretto è disponibile in seguito alla diminuzione del disavanzo, passato da 1,473 miliardi a 1,247 miliardi. Questo ha comportato una riduzione del fondo che, per legge, ogni Regione deve garantire a copertura dello stesso deficit: la nuova liquidità è pari a 82 milioni. Di questi, 70 vengono utilizzati per ripianare il passivo della sanità in sostituzione dell’aumento di Irpef e Irap (annualità 2016), mentre i restanti 12 sono a disposizione del Consiglio.

Al momento non filtrano ancora indiscrezioni su come il centrosinistra di via Roma intenda utilizzare queste maggiori risorse che vanno ad incrementare la parte manovrabile della Finanziaria. Infatti: rispetto ai 7,404 miliardi del bilancio totale, ce ne sono 6,230 di spese fisse. Vuol dire che per la crescita lo stanziamento è di 1 miliardo e 174 milioni, diviso in tre macro voci: 600 milioni di risorse Ue, 447 derivanti dal Fsc (Fondo statale di sviluppo e coesione (Fsc) più altri 127 recuperato attraverso il mutuo keynesiano da 700 milioni contratto la Finanziaria 2015. Ma adesso, con i 12 milioni liberati dal disavanzo in diminuzione, la quota per gli investimenti sale a un miliardo e 186 milioni.

A gennaio 2016, quando la Manovra 2016 venne presentata alla stampa dal governatore Francesco Pigliaru e dall’assessore alla Programmazione, Raffaele Paci, si parlò di un “bilancio della svolta”, attraverso il quale “consolidare la ripresa, con una previsione di crescita pari all’1 per cento del Pil (Prodotto interno lordo)“.

A fine marzo, quello schema economico dovrebbe diventare legge, sebbene rientri nei poteri del Consiglio modificare il documento finanziario.

Paci dice: “La Sardegna aspetta risposte e non c’è più tempo da perdere. Come hanno certificato anche gli analisti di Fitch Ratings, e lo stesso avevano fatto Moody’s e Istat, la situazione finalmente sta migliorando. Gli indicatori – prosegue l’assessore-vicepresidente dell’Esecutivo – registrano più occupazione, meno ricorso alla cassa integrazione, una ripresa dei consumi e l’aumento percentuale del prodotto interno lordo. È il momento giusto: bisogna accelerare per intercettare questi segnali, consolidarli con le nostre politiche e farli diventare una solida base per il futuro. Abbiamo perciò bisogno di approvare il più presto possibile la Manovra che mercoledì iniziamo a votare in commissione Bilancio. È questo che auspico, con il contributo di tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione che sono sicuro non faranno mancare il loro apporto per migliorare ulteriormente la Finanziaria”.

Il titolare della Programmazione ha una convinzione: “I sardi finalmente iniziano a credere che dalla crisi si può uscire. Noi dobbiamo fare la nostra parte per rendere possibile questo percorso, anche attraverso una Manovra che, oltre a voler risanare i conti della sanità investe, in tutti i settori strategici. E finanzia un piano imponente di opere pubbliche che da un lato ridurrà il nostro storico gap infrastrutturale e dall’altro rilancerà la domanda interna dando un’accelerata all’intera economia regionale. Per tutti questi motivi, approvare in tempi rapidi la Finanziaria è fondamentale per la Sardegna”.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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