Aumento di Irpef e Irap sospeso per il 2016: trovata la soluzione alternativa

Le aliquote erano state aumentate per coprire parte del disavanzo in sanità. La nuova soluzione entra in vigore con la Finanziaria 2016.

L’aumento di Irpef e Irap verrà sospeso per il 2016. Lo stanno annunciando, in una conferenza stampa in corso nella sala Giunta del Consiglio regionale, l’assessore alla Programmazione, Raffaele Paci, e il presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini.

Se ne parlava da giorni di una possibile retromarcia del centrosinistra rispetto all’innalzamento delle aliquote, “misura necessaria” – come la definì la maggioranza – per ripianare parte del disavanzo della sanità, destinato a crescere sino a 750 milioni da qui al 2018.

Irpef e Irap erano state ritoccate il 23 dicembre, con un voto a maggioranza che non aveva mai convinto lo stesso centrosinistra. Il problema, però, era trovare una soluzione alternativa che permettesse di fare cassa già a partire dal 2016. E aumentando la tassa sul reddito e quella sulla produzione, per quest’anno la Giunta e il Consiglio avevano calcolato di mettere da parte 70 milioni. Di cui 23 sull’Irpef e 47 sull’Irap. 

Quei soldi, adesso, vengono recuperati perché “dal preconsuntivo 2015 è risultato che il disavanzo della Regione è diminuito di 226 milioni, da 1,473 miliardi a 1,247 miliardi”, sta spiegando Paci. Quindi ecco le risorse dirottate a copertura del buco nella sanità, grazie a un passaggio tecnico illustrato da Sabatini: “Con la riduzione del debito complessivo, in base alle norme sull’armonizzazione del bilancio si è ridotta anche la quota degli accantonamenti obbligatori per legge, pari a un importo totale di 82 milioni. Di questi, ne prendiamo 70 per intervenire nella sanità”. Sui restanti 12 va ancora decisa la destinazione.

Col provvedimento annunciato oggi, almeno per il 2016 le aliquote di Irpef e Irap torneranno ai livelli del 2015 con l’approvazione della Finanziaria 2016 (presumibilmente a metà marzo): vuol dire un’aliquota unica per tutti, all’1,23 per cento. Col voto del 23 dicembre, invece, la tassa era stata abbassata allo 0,95 per cento per i redditi sino a 15mila euro e all’1,20 per quelli fino a 28mila. L’imposta saliva invece al 2,70 per cento per la fascia sino a 55mila, al 3,20 per i redditi fino a 75mila e al 3,33 per guadagni superiori. L’Irap, invece, scenderà di nuovo al 2,94 per cento rispetto all’aumento del 3,9. Sabatini, comunque, si è riservato “a nome del Consiglio regionale sovrano”, la possibilità di “un’ulteriore riduzione delle aliquote”.

La soluzione trovata chiude un mese di confronto nel centrosinistra, partito con l’idea di fare cassa tagliando il Fondo unico per gli Enti locali. Ma subito c’era stata la levata di scudi da parte dell’Anci, l’associazione che rappresenta i 477 Comuni dell’Isola. Quindi si era pensato quindi di intervenire usare parte delle riserve erariali che lo Stato ha riconosciuto alla Sardegna (230 milioni in totale). Ma c’era il problema dei tempi: perché su quelle maggiori somme manca ancora il via libera del Governo (e non si sa quando arrivi). Gli aumenti di Irpef e Irap, invece, vanno cancellati attraverso la Manovra 2016.

L’aumento di Irpef e Irap, votato il 23 dicembre con durata triennale, resta invece in piedi per il biennio 2017-2018. “Ma ci sono buone possibilità – hanno anticipato Paci e Sabatini – perché la sospensione venga applicata anche nei prossimi due anni”.

Per tagliare il buco della sanità non cambia il resto del percorso. Infatti: in aggiunta ai 70 milioni per il 2016, c’è il Piano di rientro triennale che ridurrà gli sprechi nelle Asl. L’assessorato interverrà su quattro macro aree: 32 milioni (di cui 5 nel 2016) verranno recuperati ritoccando al ribasso le tariffe ai fornitori; altri 69 milioni (di cui 18 nel 2016) saranno risparmiati razionalizzando il sistema degli acquisti; 113 milioni (di cui 36 nel 2016) non usciranno dalle casse della Regione grazie alla riduzione della spesa farmaceutica; 114 milioni (di cui 4 nel 2016), andranno a rappresentare i minori costi dell’assistenza ospedaliera. Per quest’anno, dunque, la riduzione del disavanzo in sanità ammonta a 133 milioni.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

LEGGI ANCHE: Irpef e Irap, verso la sospensione anche l’aumento per il 2017 e il 2018

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