Finanziaria 2015, nuovi poteri all’Agenzia Area e soldi per le aree depresse

Non solo mutuo da 700 milioni per il piano regionale delle opere pubbliche. Con i voti della sola maggioranza, il Consiglio regionale ha approvato anche altre risorse destinare alle infrastrutture e al rilancio dell’economia, soldi stanziati con la Finanziaria 2015. Ma ecco i dettagli.

PORTI E SCUOLE. Con l’articolo 5 è stato dato il via libera al piano da 454.761.000 euro per finanziare le infrastrutture portuali, il settore idrico, la viabilità, l’edilizia scolastica, la difesa del suolo e l’assetto idrogeologico.

L’EX IACP. Sempre l’articolo 5 prevede che l’Agenzia per l’edilizia abitativa (Area) avrà le funzioni di attuare ed eventualmente gestire le opere pubbliche di competenza regionale. I nuovi poteri saranno assegnati con un ddl che la Giunta deve varare entro 60 giorni dall’approvazione della manovra, Viene poi istituito – all’interno delle risorse previste con la contrazione del mutuo da 700 milioni – un fondo di 40 milioni per le opere di competenza degli enti locali. Questi ultimi dovranno assumere le relative obbligazioni giuridiche vincolanti per l’appalto entro un anno dall’attribuzione del finanziamento, pena la perdita delle risorse. Non è più prevista la sanzione accessoria che avrebbe impedito ai Comuni di accedere ai contributi nel biennio successivo. Gli enti locali, che erano stati critici sul meccanismo di disimpegno dei fondi, dovranno documentare il proprio cronoprogramma attuativo e finanziario. La norma dispone il disimpegno dei residui presenti in bilancio e la cancellazione di quelli in perenzione amministrativa per impegni assunti negli anni precedenti il 2009, mentre non verranno definanziati gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, le controversie che hanno determinato una sospensione dei lavori e le criticità finanziarie che potrebbero provocare lo sforamento del patto di stabilità.

AREE DI CRISI. Confermati anche i 22 milioni per il finanziamento di opere infrastrutturali nelle aree di crisi delle province di Sassari, Nuoro e Ogliastra e 14,680 milioni per la realizzazione di interventi di edilizia universitaria. I programmi integrati d’area saranno definiti prioritariamente e resta in piedi il ‘Progetto neve’ per realizzare un impianto di risalita sulle montagne del nuorese, ma i lavori dovranno essere affidati entro il 31 dicembre prossimo. “La Regione non vuole più occuparsi di piccole opere di interesse locale che vengono demandate alla capacità di progettazione dei comuni – ha spiegato l’assessore dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda -. La conferenza Regione-Enti locali assume così ruoli simili a quella della conferenza Stato-Regioni. Il Consiglio regionale invece – ha osservato – si occuperà di grandi infrastrutture e di tutto quello che non ha fatto il piano di Rinascita”.

PIANO SULCIS. Arrivano 20 milioni di euro per finanziare gli interventi previsti nel Piano Sulcis e che saranno individuati con delibera della Giunta regionale, una volta acquisito il parere del ministero dello sviluppo economico. Lo prevede l’articolo 6 della Manovra 2015 approvato oggi dal Consiglio dirottando parte delle risorse già destinate dalla Sfirs alle infrastrutture e al risparmio e efficientamento energetico dell’area industriale di Portovesme. Il Piano Sulcis ha avuto il via libera definitivo lo scorso 20 febbraio con l‘approvazione della delibera Cipe che ha destinato 127,7 milioni di euro su 617 complessivi. Dei 127 milioni, 72 sono destinati a infrastrutture già individuate: 30 milioni di euro per le strade; 41 milioni per porti e nuova connessione dell’istmo di Sant’Antioco; 1 milione per la delimitazione zona franca Portovesme. Altri 55,7 milioni sono riservato al bando ‘Idee per il Sulcis‘. Tutte le risorse devono essere impegnate entro il 31 dicembre prossimo, data oltre la quale scattano sanzioni nella forma di decurtazioni. “C’è un’accelerazione della spesa e dell’attività progettuale tanto che a breve inizieremo a spendere le risorse disponibili – ha detto l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras – Riguardo poi il progetto per il biofuel, valuteremo sia gli impatti occupazionali che quelli ambientali”.

AGRICOLTURA. Per dare sprint all’attuazione del Programma di sviluppo rurale 2007-2013, la Regione autorizza la Sfirs ad erogare fino a 2 milioni di euro, a titolo di anticipazione del 50 per cento del contributo pubblico ammesso, a favore dei Gruppi di azione locale. Arrivano, inoltre, 1,7 milioni per gli interventi di miglioramento delle produzioni animali e 100.000 euro come indennizzi per il danno subito dagli imprenditori agricoli a seguito dell’applicazione di prescrizioni fitosanitarie contro la diffusione di organismi nocivi. Inoltre vengono stanziati 150 mila euro per il sostegno alle filiere dell’agroalimentare e vengono previsti interventi nel settore vitivinicolo. Infine con l’articolo 12 si autorizza per il 2015 la spesa di 378.000 euro per il saldo dell’indennità a favore delle cooperative agricole affittuarie di terreni del monte pascoli.

COMPARTO IPPICO. Con l’approvazione degli articoli 12 ter e 12 quater della Finanziaria 2015, il Consiglio regionale stanzia 3 milioni di euro – un milione per ciascuno degli anni 2015, 2016 e 2017 – per il rilancio del comparto ippico, in attesa dell’approvazione di una legge organica di settore, 1,365 milioni all’Associazione allevatori della Sardegna per i programmi di assistenza tecnica e 500 mila euro di residui di bilancio di Argea per la partecipazione ad Expo 2015 delle organizzazioni dei produttori. L’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, ha annunciato che il ministro delle Politiche agricole ha fatto sapere che “concorda sulla necessità di riportare libri geneaologici sulla razza anglo-araba in Sardegna, ma ha chiesto di attendere perchè si è in presenza di una revisione della legge. Inoltre – ha aggiunto – stiamo interloquendo con il ministero sul calendario delle corse ippiche che non riteniamo opportuno”.

CONSORZI. L’Aula ha poi dato il via libera a 500mila euro per il piano di collocazione degli ex dipendenti del Consorzio agrario di Sassari e a 900 mila euro per la proroga e il rinnovo dei contratti di lavoro del personale che ha lavorato in Agris. Infine vengono stanziati 200 milioni di euro a favore dell’Agenzia Laore per riavviare e portare a completamento progetti di ricomposizione fondiaria che siano in fase di avanzata realizzazione.

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