Entrano all’Aspal con agenzia interinale. Sindacati: “Stop a tutto, serve concorso”

La lettera l’hanno scritta Cgil Funzione pubblica, Uil Fpl e Sadirs. “Queste segreterie – si legge in una nota – sono venute a conoscenza della nota del Dg degli Enti Locali e Finanze, attraverso la numero 15343 del 25 maggio scorso, che lo stesso assessorato ha sottoscritto un accordo con l’Aspal (Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro, nella foto) per confermare per trentasei mnesi tre dipendenti acquisiti il 22 aprile scorso e dare l’ok al reclutamento di altre venticinque unità”. In buona sostanza, l’Aspal fa ricorso, stando ai sindacati, al lavoro interina.

“Tale nota – proseguono le tre sigle riferendosi al provvedimento del Dg – va letta in combinato disposto con l’accordo del 29 aprile scorso sottoscritto tra la stessa Direzione generale degli Enti locali e l’Aspa, dalla quale si evince che le tre unità in questione sono dipendenti dell’agenzia di lavoro interinale Tempor Spa. Si sottolinea – proseguono Cgil, Uil e Sadirs – che esistono ancora, purtroppo, in diverse pubbliche amministrazioni, vertenze relative a situazioni di precariato di lunga durata”. Quindi “le scriventi segreteria – prosegue la prtotesta delle tre sigle – considerano assolutamente da evitare la creazione di nuovo precariato in Regione, attraverso forme di intermediazione estranee alla corretta organizzazione del lavoro nell’ambito pubblico, che consentono modalità di assunzione discrezionali e condizioni contrattuali peggiorative rispetto a quelle dei dipendenti del comparto.
L’eventuale arrivo di personale delle agenzie di lavoro interinale nell’Amministrazione centrale può solo determinare confusione, ulteriore malessere organizzativo nei rapporti di lavoro ed allontanare la soluzione corretta e permanente del consistente vuoto di personale”.

La parte finale del comunicato è un appello: “Le soluzioni giuste sono i concorsi interni ed esterni, le progressioni verticali, lo scorrimento delle graduatorie già esistenti e anche il nuovo ordinamento professionale per i dipendenti. Ma non la creazione di nuovo precariato – si ribadisce -. Chiediamo quindi un urgente intervento per bloccare l’iniziativa assunta dal Dg degli Enti locali e restiamo in attesa di cortese e tempestivo riscontro”.

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