“Al giro di boa della legislatura, la Regione è in alto mare. In acque torbide“, dice il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus che denuncia: “La gran parte delle figure apicali della macchina amministrativa sono precarie per precisa scelta di chi governa. Dopo due anni e mezzo di legislatura, nel momento in cui la Giunta di Christian Solinas dovrebbe guidare la ripresa sociale ed economica dell’intera Isola, siamo di fronte a una precarizzazione sistematica in cui enti e agenzie sono guidate da commissari, facenti funzioni o sostituti per un tempo ben più lungo di quanto stabilito dalle norme ed eludendo i più elementari principi di separazione tra potere politico e potere amministrativo”.
I Progressisti prendono a esempio l’ultimo caso in ordine di tempo: in Forestas, l’agenzia più grande del sistema Regione, “da oltre 2 anni si alternano più figure incaricate di svolgere le funzioni di sostituto del direttore generale”. Il 1° ottobre il commissario straordinario Giovanni Caria ha scelto Maurizio Malloci, come raccontato oggi da Sardinia Post. La nomina di Malloci è diventata oggetto di un’interrogazionre consiliare con Agus primo firmatario. “Il commissario carica – si legge nel documento – ha firmato oggi la quarta nomina di un Dg a tempo per altri novanta giorni: tutto nonostante esista un elenco di quattordici idonei a ricoprire il ruolo, elenco formato grazie a una manifestazione di interesse indetta nel settembre 2019 e sistematicamente ignorato. Vogliamo sapere per quale motivo l’incarico non sia ancora stato affidato a uno degli idonei e di conseguenza per quale motivo, a distanza di oltre due anni dalla stessa manifestazione di interesse, non sia stato ancora nominato il direttore generale dell’agenzia”.
Agus fa la fotografia di quanto sta accadendo in Regione: “Ad oggi sono 16 su 21 gli enti, le aziende e le agenzie regionali commissariate. Tra queste, tutte le aziende sanitarie”, è scritto ancora nella nota stampa dei Progressisti.
“Le cose non vanno meglio all’interno degli assessorati, dove 9 posti di direttore generale su 24 sono vacanti. Stessa situazione tra i direttori di servizio: all’Industria, al Lavoro, al Turismo e agli Enti locali, settori nevralgici per la ripresa della Sardegna, sono i sostituti a gestire temporaneamente le strutture. Questo fornisce una spiegazione, seppur disarmante, alle migliaia di cittadini sardi che attendono da mesi, risposte, ristori, sblocco degli appalti e delle procedure oggi impantanate negli uffici sguarniti della Regione. Stupisce che il presidente della Regione abbia parlato di azzeramento della Giunta, non si può azzerare qualcosa che è già a zero perché non è mai partita”.