Elezioni, Giorgia Meloni arriva a Olbia: “In Sardegna finirà come in Abruzzo”

“In Sardegna finirà come in Abruzzo: dopo un’amministrazione di sinistra vincerà il centrodestra”. Lo ha detto arrivando a Olbia, prima tappa della due giorni nell’Isola, la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

“In cinque anni il centrosinistra non ha obiettivamente concluso nulla e tutti i dati dicono che la Sardegna è peggiorata. E mi pare che il presidente Pigliaru sia il primo a dirlo, visto che ha deciso di non ripresentarsi al cospetto dei cittadini – ha spiegato Meloni -. Ai cittadini sardi chiediamo di sostenere Fratelli d’Italia per quello che faremo e per il lavoro che già abbiamo fatto. Non veniamo qui a porre questioni solo in campagna elettorale ma abbiamo dei rappresentanti presenti e attenti che in Regione come in Parlamento hanno dimostrato di essere vicini a questa terra. E io stessa, come si sa, porto un cognome sardo, quindi posso dire che dalla leadership in poi, Fdi ha la Sardegna particolarmente nel cuore”.

La Meloni ha parlato anche di trasporti: “Fratelli d’Italia ha presentato interrogazioni al governo per chiedere di attivare un tavolo per ridiscutere il piano della continuità territoriale ed evitare che vengano rincarati i prezzi dei biglietti, soprattutto per gli emigrati sardi e per gli italiani non residenti”, ha sottolineato. “La Sardegna non può essere ancora più isolata: non si può impedire a tante persone di tornare a casa agevolmente e non si possono limitare anche molte possibilità sul piano del turismo e del commercio – ha aggiunto – Finora il governo non ci ha ascoltato: speriamo che, complice la campagna elettorale, lo faccia finalmente in queste settimane”

Poi su Facebook ha commentato: “Oggi sono in Sardegna per parlare dell’emergenza dei pastori sardi, ma col cuore sono anche a Roma, al fianco degli olivicoltori che a migliaia sono arrivati da tutta Italia per chiedere al Governo di sostenere un settore in ginocchio. Fratelli d’Italia è con voi: salviamo e restituiamo dignità all’olivicoltura italiana”. Quindi una sottolineatura: “La questione sul prezzo del latte è stata portata in Parlamento dai Fratelli d’Italia qualche mese fa. A dicembre, quando si discuteva la manovra, abbiamo presentato un ordine del giorno per chiedere al Governo di istituire un tavolo. Lo stesso tavolo su cui l’Esecutivo lavora adesso: fosse stato fatto due mesi fa, probabilmente i pastori oggi non sarebbero stati costretti a bloccare le strade o a riversare litri e litri di latte per raccontare il loro disagio e le loro difficoltà. Allora il Governo non ci ha ascoltato. Siamo contenti che oggi abbiano deciso di mobilitarsi e saremo contenti se si raggiungerà l’obiettivo che avevamo chiesto mesi fa: arrivare a un euro al litro, che consideriamo il minimo indispensabile”.

Arrivata a Nuoro, nella sua tappa elettorale a Nuoro a sostegno del candidato governatore del centrodestra Christian Solinas, Giorgia Meloni ha parlato di sanità: “Siamo stati i primi a dare battaglia alla Asl unica e a dire che non avrebbe funzionato, tutto quello che è successo dopo la riforma, noi lo avevamo già previsto”. “Adesso se ne è accorta anche la sinistra che ha votato la riforma sanitaria – ha ribadito a conclusione di una visita al Pronto soccorso dell’ospedale San Francesco -, e ci ritroviamo il candidato governatore Zedda che fa opposizione all’assessore alla Sanità che è candidato nella sua stessa coalizione. Insomma fanno maggioranza e opposizione insieme”.

La Asl unica, secondo la presidente di Fdi, “non ha fatto altro che allungare le liste d’attesa, la burocrazia per l’approvvigionamento del materiale sanitario esasperando la mancanza di personale, ma tutto ciò lo sapevamo già prima che la riforma venisse varata”.

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