“Adesso abbiamo la certezza che stiamo lavorando tutti nella stessa direzione“. Francesco Pigliaru lo dice alle otto di sera a chiudere il “conclave di Sanluri”, così come è stata ribattezzata la lunga giornata del centrosinistra organizzata per fare il punto sul primo anno e mezzo di legislatura, ma anche per definire l’agenda dei prossimi mesi.
Nel Medio Campidano, tutto è andato come da copione: scontri finiti (almeno sembra). E anche il fatto che l’intervento di Pigliaru abbia concluso la giornata è stato un modo per ribadire, nel paese del segretario del Pd Renato Soru, questa volontà di pace. Oltre che il ruolo di ‘leader della coalizione’ dello stesso governatore.
L’impegno di tenere fuori dal confronto la questione del rimpasto è stato ugualmente rispettato. Anche al di là delle aspettative. Il patto non scritto, stipulato nelle ultime fasi del confronto, a quanto pare ha funzionato.
Pigliaru si è detto soddisfatto di come sono andati i lavori. “Quando questa mattina pensavo a come sarebbe andata – comincia nei suoi venti minuti di discorso – l’ho fatto con un certo nervosismo. Adesso, invece, mi ritrovo nella parte positiva del film: quindi grazie a chi ha organizzato questa giornata, è bello vedere la classe dirigente della nostra Regione riunita a parlare di programmi e obiettivi, anche nei dettagli“.
Il capo dell’Esecutivo ha ripetuto più di una volta “le parole chiave” del vertice. Ovvero, “speranza e reciproca fiducia. Speranza perché quello che stiamo costruendo per la Sardegna è una nuova narrazione sullo sviluppo. Reciproca fiducia perché era necessario ritrovare consapevolezza sul percorso che stiamo facendo insieme”.
Quanto al bilancio di legislatura, Pigliaru dà la precedenza a Sanità ed Enti locali, temi che sono parte di quel pacchetto di riforme diventato la priorità della maggioranza. “Abbiamo capito che otto Asl non funzionano, sono un disastro. Serve un’organizzazione più snella e su questo siamo impegnati”. Sul versante delle autonomie locali, il capo della Giunta ribadisce che “le Unione dei Comuni sono il futuro della Sardegna”.
Chiede collaborazione, il governatore. Mostra di credere che l’armonia sia stata veramente ritrovata. In definitiva conferma che questo “conclave” aveva fondamentalmente lo scopo di fare un grosso reset delle tensioni per andare avanti non solo con un programma, ma anche con modalità condivise. E quasi assegna un compito ai suoi. “Quando approviamo le proposte, analizziamone la coerenza con il programma elettorale“. Il riferimento è per il Piano di dimensionamento scolastico, delibera sulla quale la maggioranza si era divisa duramente la scorsa primavera obbligando la stessa Giunta a una parziale marcia indietro. “Alla fine era passato il messaggio che la Regione stesse cancellando le scuole, invece, come avevamo detto in campagna elettorale, il taglio delle pluriclassi aveva lo scopo di migliorare l’offerta formativa territoriale. Ma noi stessi – è il riferimento ai partiti della coalizione – non abbiamo contestualizzato la scelta”.
Pigliaru annuncia che a breve “arriverà a tutti” un report “sulle cose fatte”, una sorta di memorandum di governo. Infine un passaggio sui trasporti, altro tema chiave della legislatura. “Stiamo lavorando – ricorda – alla continuità territoriale, per garantire ai sardi e ai turisti più voli e a prezzi inferiori. Sulla mobilità via mare, il nostro impegno è riscrivere le regole, perché anche in presenza dei cosiddetti monopoli naturali, non si possono ricavare soldi sulle spalle degli utenti”.
Alessandra Carta
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