“Per quindici mesi abbiamo lavorato in apnea, ora è il momento di confrontarsi su ciò che abbiamo fatto e sul perché lo abbiamo fatto”. Francesco Pigliaru lo dice ad apertura di conclave, quando a Sanluri sono le 9,30 di mattina e per mezz’ora il vertice è pubblico, prima coi saluti del segretario Pd, Renato Soru, poi con l’intervento dello stesso governatore. Dalle 10, invece, porte chiuse con l’avvio dei nove tavoli tematici su Regione, Sanità, Trasporti, Enti locali e riforme, Cultura, Scuola istruzione e innovazione, Ambiente, Energia e ciclo dei rifiuti , Agricoltura. Dalle 16 di nuovo riunione aperta a tutti per illustrare il lavori dei gruppi. Quindi gli interventi dei segretari e in serata le conclusioni affidate al capo dell’Esecutivo.
E se Soru ha invitato la platea dei 160 – tra assessori, consiglieri regionali, sindaci e parlamentari – a un “dibattito sereno ma franco“, Pigliaru ha parlato di “giornata importante”. Il governatore ha spiegato: “La Giunta lavora inevitabilmente anche con un certo grado di solitudine e a volte con tempi che non son quelli che la politica vorrebbe. Ma ci sono da rispettare anche scadenze amministrative. Oggi è arrivato il momento di fare una verifica sul percorso, per capire se coincide con la visione che abbiamo portato in campagna elettorale. Se non facciamo questo, sarà poi difficile avere un’idea condivisa, esprimere un’energia collettiva che dica alle persone che stiamo lavorando nella direzione promessa”.
Insomma, una posizione, quella del presidente della Regione, in linea con le dichiarazioni fatte da Soru che ha motivato così la convocazione del conclave: “È una giornata utile a chiarire come proseguire il lavoro del centrosinistra nelle istituzioni sarde ai vari livelli”. Pigliaru, richiamando “la determinazione e la coerenza dell’azione dell’Esecutivo”, ha infine lanciato “la parola chiave: dobbiamo investire sulla fiducia reciproca”, è stata la sottolineatura del governatore.
Il capo dell’Esecutivo ha indicato una rotta: “Oggi non ci limiteremo a ripassare questi quindici mesi di governo, ma definiremo insieme anche l’agenda dei prossimi sei”. E le priorità fanno il paio con le riforme. Su tutto “enti locali e sanit”, ma sarà fondamentale anche riorganizzare la Regione, “per aprirla alla Statutaria”,
Dalle 16 si capirà se a Sanluri reggerà l’armonia, mancata in ogni caso nel Pd, con la riunione separata della minoranza Dem, sebbene poi il correntone che fa capo al senatore Ignazio Angioni abbia preso parte ai tavoli tematici.
Al. Car.