Comunali Cagliari, un nuovo polo civico: in campo c’è l’avvocato Giovanni Dore

Un polo civico, un gruppo articolato di esponenti della società civile, moderato e democratico: è quello che potrebbe nascere come alternativa ai tre schieramenti contendenti – centrosinistra, centrodestra e M5s – per le Amministrative, fissate ieri per il prossimo 16 giugno, a Cagliari, per scegliere il sostituto di Massimo Zedda che ha lasciato la fascia tricolore per guidare l’opposizione in Consiglio regionale.

A spingere per lo sviluppo del nuovo fronte è Giovanni Dore, avvocato cagliaritano ed ex consigliere comunale dell’Idv (Italia dei valori), che oggi dalla sua pagina Facebook ha mosso un passo avanti: “Nessuno mi chiama Gianni e so che non riscuoterò il successo dei fuoriclasse della politica regionale, ma una proposta per Cagliari la lancio anche io”, scrive. Già da qualche giorno Dore aveva espresso la volontà di buttarsi nella mischia e oggi con un “Ajò cagliaritani diamoci una mossa e non stiamo sempre e solo a criticare”, ha di fatto confermato le sue intenzioni. “In una città bella come la nostra tutti quelli che hanno capacità nel proprio settore dovrebbero – almeno una volta nella vita – mettersi a disposizione per il bene comune”, ha sottolineato.

“Quando tre anni fa mi allontanavo (in punta dei piedi) dalla politica – ha ricordato Dore in un altro post nei giorni scorsi – lo feci perché notavo delle preoccupanti crepe della casa politica nella quale militavo. Lasciavo un posto (e probabile carriera) quando quel gruppo era sulla cresta dell’onda: governava in Italia, in Sardegna e Cagliari e, di lì a poco, avrebbe stravinto sempre in città e poi alle europee”. “Come è andata su scala nazionale e regionale lo sanno tutti e nemmeno io avrei immaginato con tali risultati”. Per Dore l’esperienza appena chiusa di Massimo Zedda “sono anni sprecati”. “Pensare di ripartire con le stesse criticità, senza cambiare decisamente verso, lo trovo sbagliato”.

Intanto nel centrodestra si attende l’ufficialità sulla candidatura di Paolo Truzzu, il suo nome era uscito dall’incontro dei tre leader nazionali Berlusconi, Salvini e Meloni ad Arcore, ma ancora nessuna decisione certa. Tra quelli che non staranno a guardare ci sono i Riformatori, la cui partita è però legata a doppio filo con quella della Giunta regionale in fase di definizione in questi giorni.

Nello schieramento di centrosinistra, la direzione del Pd, riunita ieri sera a Oristano, ha ragionato sull’idea di confermare la coalizione delle Regionali, provando ad allargare ad altre forze. Se il nome dei candidati sarà condiviso non saranno necessarie le Primarie, anche se l’ultima parola spetta ai territori. C’è poi il passo avanti di Roberto Capelli con la proposta di candidatura dell’ex consigliera regionale Anna Maria Busia.

Mar.Pi.

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